Vincono i Manèskin con “Zitti e Buoni” il 71esimo Festival di Sanremo. E’ strano ed emozionante scriverlo, perchè per una volta vince il talento, un talento alternativo, tecnica musicale, rock, energia e, perchè no, un Manuel Agnelli alle spalle che è un genio assoluto. Felicità assoluta: vincono i Maneskin, lo scrivo e non ci credo ancora. Secondo posto per Fedez e Francesca Michielin e terzo posto per Ermal Meta.
Il premio Mia Martini lo vince Willie Peyote, Premio Lucio Dalla Colapesce e Di Martino, Premio Sergio Bardotto Madame, premio Giancarlo Bigazzi, miglior composizione musicale, Ermal Meta.
Niente è stato semplice in questo Festival: l’assenza del pubblico, l’assenza di Irama causa quarantena, le polemiche con personaggi politici e dello spettacolo, i “quadri” di Achille Lauro che si vuole porre come esponente del “controcorrente” che scende a troppi compromessi. Checchè se ne dica, abbiamo trascorso 5 serate in modo spensierato. Lontano quel tempo in cui Sanremo riuscivamo a vederlo di sfuggita tra un live del venerdi sera e un after del sabato dove, in qualche bar, distrattamente, riuscivamo a vederne a stento il vincitore. Ci sono i fedelissimi, che lo vedono dall’inizio alla fine, ci sono quelli che lo odiano, c’è chi lo vede per farsi due risate, ma è vero: tutti lo criticano ma tutti lo vedono. Emblema della musica italiana, alla fine attendiamo tutti il vincitore. Non sempre la scelta del primo posto ci soddisfa perchè abbiamo gusti diversi. Io sono una di quella che ama la musica non convenzionale, che non vedrà mai il suo preferito vincere un festival del genere, ma che ci spera comunque. E io non ci speravo, ma devo crederci di più perchè è realtà!