La Fondazione Il Campiello, per promuovere la lettura a partire dalle prime fasce d’età, bandisce nel 2021 il “Campiello Junior”: un riconoscimento da assegnare a opere di narrativa italiana per ragazzi (romanzo o raccolta di racconti) e di poesia non tradotte da altra lingua rivolte a un pubblico di giovani lettori.
Il premio è stato vinto da Nicola Cinquetti, con il libro L’incredibile notte di Billy Bologna (Edizioni Lapis) nella categoria 7-10 anni e da Davide Rigiani, con il libro Il Tullio e l’eolao più stranissimo di tutto il Canton Ticino (Minimum Fax) per la categoria 11-14 anni.
Gli altri partecipanti sono stati: per la categoria 7-10 anni, Nadia Terranova con il libro Il cortile delle sette fate (Guanda) e Carlo Marconi con il libro Poesie del camminare (Edizioni Lapis) ne ha ricevuti 19 voti. Per la categoria 11-14 anni, invece, Lilith Moscon con il libro Bestiario familiare (Topipittori) e Ilaria Rigoli con il libro A rifare il mondo (Bompiani).
L’incredibile notte di Billy Bologna di Nicola Cinquetti
Billy è il figlio del custode del palazzetto dello sport in cui è stato costruito un gigantesco domino fatto di milioni di tessere. È frutto del lavoro lungo e meticoloso di Matamoto, temibile maestro giapponese che parla solo in versi haiku. Domani finalmente l’istallazione verrà esibita al pubblico. La notte prima dell’evento, Billy va a vedere l’opera di nascosto: ne rimane incantato e incastrato, mette male un piede e… patatrac! Il domino crolla. Billy è disperato, Matamoto lo ucciderà con la sua spada. Non c’è più nulla da fare, così nel bel mezzo della notte, scappa per raggiungere un’isola in cui nascondersi. Arrivato su una spiaggia, Billy incontra Angelho, un giovane trasandato vestito di bianco. Ha un flauto magico con cui incanta gli animali. Il ragazzo propone a Billy di attirare fuori dal mare milioni di granchi; saranno loro a ricomporre il domino. Dopo molte peripezie sembra che Billy e Angelho ce la facciano, i granchi hanno tirato su tutti i mattoncini! Ma le cose si complicano di nuovo, per via dell’incontro con due venditori di crostacei un po’ truffaldini, che rovinano tutto… l’alba si avvicina e Billy ha ormai pochissimo tempo per porre rimedio al danno prima che faccia giorno…
Il Tullio e l’eolao più stranissimo di tutto il Canton Ticino di Davide Rigiani
I Ghiringhelli sono una strampalata famiglia italosvizzera che abita nel Canton Ticino, in una casa piena di gatti che si chiamano come avverbi o congiunzioni. La signora Ghiringhelli è una donna imperturbabile e pragmatica che lavora nella sede luganese della Banca d’Elvezia, il signor Ghiringhelli è un poeta avanguardista che traduce in quartine guide e manuali d’istruzioni, la figlia grande è un’adolescente sempre imbronciata. E poi c’è il Tullio. Il Tullio fa la quinta elementare, ed è un bambino timido e silenzioso, che cerca di passare inosservato. Ma nella sua smisurata immaginazione vive e pulsa un’intera città popolata da supereroi, alieni, piante carnivore parlanti, Roger Federer, cavalieri medievali e tutto quello che può abitare la fantasia di un bambino di dieci anni. Il Tullio presta più attenzione a loro che ai maestri, ragion per cui a scuola va così così. Ma una sera trova un eolao, e se hai un eolao non puoi proprio passare inosservato. Tra superlativi iperbolici, girondi stornati e animali fantastici, sui sentieri dell’assurdo tracciati da Gianni Rodari, Pennac e Vonnegut, dai film di Wes Anderson o dai fumetti di Calvin & Hobbes, Rigiani ci ricorda che felice e sovversiva sarabanda possa essere la letteratura. Un gioco spericolato con la lingua, una trovata esilarante, la messa a soqquadro di quella metafora dell’ordine universale che è la Svizzera.
Il cortile delle sette fate di Nadia Terranova
Arte è una gatta nera alla sua terza vita; si è scelta il nome in onore di Artemide, l’agile e bellissima dea greca con cui ha vissuto la sua prima vita sul Monte Olimpo. Carmen è una bambina selvaggia, nata in una notte d’estate, cresciuta in un bosco, scaldata e accudita da lupi, donnole, martore, ricci e ghiri, dai quali ha appreso linguaggi e percorsi che gli umani non possono comprendere. Tutte e due corrono, sulle pietre del selciato di Palermo nella notte di San Giovanni del 1586, per sfuggire al pericolo più grande nei tempi cupi dell’Inquisizione: essere avvistate, catturate e condannate per stregoneria, espressione e strumento del demonio. In un’epoca oscura e folle, gli uomini, i maschi, vedono nel comportamento libero di esseri femminili solo un segno del Male, e operano per sopprimere, per distruggere. Ma Palermo è anche città calda e magica che nel suo cuore racchiude un esaltante segreto; in una piazza, al riparo della torretta dell’acqua, sei donne, sei fate, danzano e coltivano piante odorose, in un vortice di profumi e canzoni ammalianti, pronte ad aiutare le gatte randagie e le bambine vagabonde che corrono verso la libertà.
Poesie del camminare di Carlo Marconi
Il cammino si compone di passi, ma non è solo movimento delle gambe e battiti del cuore. È il luogo delle scoperte e degli incontri, è lo spazio dove maturano i pensieri, i dubbi si sciolgono e le idee si fanno più nitide. Il cammino scandisce il trascorrere del tempo: talvolta va in fretta e altre sembra non passare mai; accompagna l’esperienza del crescere e diventare consapevoli. Le Poesie del Camminare nascono come invito a intraprendere un viaggio, per scoprire cosa c’è al di fuori di noi e per sostare in ascolto dei sentimenti che abitano la nostra anima. Sono un invito a cogliere ogni aspetto di quell’avventura che ci attende poco oltre la soglia di casa e si chiama vita. Il libro si rivolge ai piccoli e ai grandi curiosi del mondo, desiderosi di indagare la realtà che si manifesta ai nostri sensi. Si rivolge a coloro che amano voltarsi, osservare le impronte lasciate sul terreno per provare a conoscere se stessi. C’è tutto il mondo dei bambini in questa passeggiata di parole, rime che raccontano i piccoli momenti che danno significato alla vita di ognuno di noi. Per la varietà dei temi trattati, a volte concreti altre più astratti, il libro si presta a laboratori con i bambini di tutte le età. Il potere evocativo della poesia e dell’illustrazione incoraggiano il bambino a verbalizzare le emozioni ancora poco esplorate (es. la noia, la curiosità, la sconfitta) e ad acquisirne consapevolezza.
Bestiario familiare di Lilith Moscon
Il titolo, Bestiario familiare, porta subito alla mente quelli medievali, dove la natura e le caratteristiche degli animali venivano descritte per trarne insegnamento. Galline, faraone, gatti che hanno nomi di celebri pittori, cani, merli, pettirossi, lumache, ricci, nonni, vicini dei nonni, il fratello Gorkij, amici filosofi, zie acquisite, maestre severe e importantissime, un babysitter inglese soprannominato Dracula e poi la piccola Lilith che cerca di trovare il suo spazio in un mondo a volte feroce e ingiusto, a volte sublime e pieno di sorprese. Proprio come le bestie e come la vita.
A rifare il mondo di Ilaria Rigoli
Lo scorrere delle stagioni è il filo leggero che attraversa le poesie di questa raccolta: e dentro il tempo che passa ci sono i legami importanti, con un amico, con la nonna, con un primo amore, le piccole sorprese, gli sguardi accesi sulle cose intorno a noi, piccole e grandi, nella loro quotidiana sempre nuova meraviglia. Ilaria Rigoli dà voce di bambino ai pensieri che sono di tutti i bambini: la paura di essere soli e delle cose che non si conoscono, i desideri, la rabbia, la pura gioia. Una raccolta da condividere con chi si ama, come sempre quando si scoprono cose belle attraverso parole belle.