Primo pareggio per Rino Gattuso sulla panchina del Napoli in campionato, dopo 10 vittorie e 6 sconfitte.
Un pari dal retrogusto amaro, quello ottenuto contro il Milan: il tecnico calabrese voleva fortemente i 3 punti contro la sua ex squadra, e i suoi ragazzi sembravano essere riusciti ad accontentarlo, rimontando l’iniziale svantaggio firmato da Hernandez con le reti di Di Lorenzo e del “solito” Dries Mertens.
Ci ha pensato però il modesto arbitro La Penna a riequilibrare le sorti del match, concedendo un rigore molto dubbio per fallo di Maksimovic su Bonaventura (il difensore serbo sembra toccare nettamente il pallone prima del piede dell’avversario) e permettendo a Kessie di firmare dal dischetto il definitivo 2-2.
Al di là del risultato, restano le confortanti indicazioni sulla qualità del gioco espresso dagli azzurri, al netto di qualche gol incassato di troppo: 7 le reti concesse nelle ultime 5 partite.
Il Napoli proverà a dare continuità a quanto di buono fatto dopo la ripresa già stasera al “Dall’Ara” di Bologna, contro i rossoblù di Sinisa Mihajlovic, che coltivano ancora qualche speranza di Europa League e che un paio di settimane fa hanno battuto a domicilio l’Inter di Antonio Conte.
Il bilancio dei 60 precedenti a Bologna in Serie A vede i felsinei in nettissimo vantaggio, con un numero di vittorie quasi doppio (31 a 16) rispetto a quelle azzurre, mentre il segno “X”è comparso solo 13 volte.
L’ultimo k.o. il Napoli lo ha rimediato proprio nella sfida più recente, il 25 Maggio 2019, quando la rimonta da 0-2 firmata da Ghoulam e Mertens fu vanificata negli ultimi secondi da Santander.
Una sconfitta indolore per gli uomini allora guidati da Carlo Ancelotti, già certi del secondo posto e della relativa qualificazione alla Champions League: molto più pesante fu il 2-0 rimediato il 6 Maggio 2012, alla penultima giornata del torneo, quando Diamanti e Rubin impedirono alla squadra di Mazzarri di acciuffare il terzo posto che sarebbe valso la partecipazione alla massima competizione europea.
Gli azzurri si sarebbero rifatti un anno dopo, conquistando proprio a Bologna l’8 Maggio 2013 l’aritmetica certezza del secondo posto grazie ad un netto 3-0 firmato da Hamsik, Cavani e Dzemaili.
Hamsik era andato a segno, su rigore, anche due anni prima (insieme a Beppe Mascara) nel 2-0 del 10 Aprile 2011 che illuse gli azzurri, primi per un pomeriggio in attesa del risultato del Milan (poi vittorioso a Firenze) a 6 giornate dal termine: la sconfitta contro l’Udinese della settimana successiva infranse i sogni di scudetto, ma a fine campionato arrivò comunque il terzo posto e la storica qualificazione Champions, ottenuta a distanza di 22 anni dalla precedente.
Il centrocampista slovacco ha firmato anche una tripletta al “Dall’Ara”, nel clamoroso 7-1 del 4 Febbraio 2017: in quella occasione anche Dries Mertens ne mise a segno 3, portando il pallone a casa come il suo capitano e rendendo quella partita davvero indimenticabile.
La trasferta di Bologna è stata spesso, dunque, un autentico crocevia per il destino del Napoli, e l’esempio più fulgido resta sicuramente la partita del 22 Aprile 1990, penultimo atto dell’avvincente testa a testa tra gli azzurri ed il Milan di Arrigo Sacchi, appaiati in vetta a 180 minuti dalla fine del campionato.
Quel turno decise le sorti del duello: mentre i partenopei, infatti, archiviavano la pratica-Bologna rifilando un poker ai felsinei (3 gol nel primo quarto d’ora con Careca, Maradona e Francini, e sigillo di Alemao per il 4-2 finale) il Milan crollava nella “fatal Verona”, subendo la rimonta dei gialloblu con Sotomayor e Pellegrini dopo l’iniziale vantaggio firmato da Simone.
Indimenticabili le immagini di un “Dall’Ara” stracolmo di tifosi azzurri in festa alla notizia del gol del vantaggio veronese arrivato nel finale, mentre Maradona dava la notizia ai compagni in campo.
La vittoria sulla Lazio nell’ultimo turno servì solo a certificare la conquista di uno scudetto vinto, di fatto, a Bologna.
Anche per l’ultima promozione dalla Serie B la vittoria del Napoli sul campo dei felsinei fu importantissima, ed anche il 7 Aprile 2007 gli azzurri partirono fortissimo portandosi sul 3-0 con le reti di Domizzi, Maldonado e Calaiò.
La squadra di Reja subì nel secondo tempo la rabbiosa reazione dei padroni di casa, che accorciarono le distanze grazie ad una doppietta di Marazzina, ma riuscirono a conservare il preziosissimo 3-2 fino al termine.
Al campionato più triste della storia del Napoli, quello di Serie A del 1997/98 concluso con soli 14 punti raggranellati ed una mesta retrocessione, è legata la sconfitta più pesante patita al “Dall’Ara”: e pensare che il 2 Novembre 1997 gli azzurri, in vantaggio a fine primo tempo con Goretti e rimontati da Baggio e Kenneth Andersson, ebbero a 2 minuti dalla fine la possibilità di pareggiare su rigore.
Bellucci però fallì la trasformazione dal dischetto, e nel recupero le due punte rossoblù andarono a segno altre 3 volte (tripletta per Roberto Baggio e doppietta per Andersson) per il mortificante 5-1 finale.
Un grande ex rossoblù andò a segno due volte al “Dall’Ara” contro la sua vecchia squadra con la maglia del Napoli: “Mister 2 Miliardi”, al secolo Beppe Savoldi, firmò il gol vittoria il 16 Gennaio 1977, e pareggiò il vantaggio firmato da Bordon il 17 Dicembre 1978, con una perentoria incornata dopo un clamoroso stacco da terra (altro che CR7…).
La partita di stasera non sarà sicuramente decisiva come accaduto molte altre volte a Bologna per il Napoli, ma c’è da essere certi che Gattuso chiederà ai suoi di fare tutto il possibile per vincere e recuperare i due punti persi per strada domenica scorsa con il Milan.