Uscito nelle sale cinematografiche il 19 Agosto, primo film di animazione a giungere al cinema dopo il Lokdown, la storia di “Onward – Oltre la magia” è la spettacolare avventura di due giovani elfi che cercano di riportare in vita il padre. L’uscita del film della Disney Pixar era programmata per il 5 Marzo, poi rimandato per l’emergenza pandemica.
I protagonisti di questa storia sono Ian e Barley, due fratelli, impacciato il primo e sopra le righe il secondo, che cercano a modo loro, con l’aiuto dell’amorevole Mamma Laurel, di superare la scomparsa del padre, avvenuta prima che il giovane Ian nascesse. Per il suo compleanno il giovane elfo riceve un manufatto magico che ha la capacità di far ritornare in vita il padre per 24 ore. Ma il colpo di scena per iniziare davvero una storia è che l’incantesimo purtroppo riesce solo a metà, facendo apparire solo la parte inferiore del defunto padre, lanciando i due fratelli un’avventura con il tempo, per poter riabbracciare il padre.
Già dall’inizio del film di animazione vediamo catapultati in un universo che non ha nessun riferimento con il passato, ma è cristallizzato in un mondo fantastico, fra draghi domestici e unicorni che vivono allo stato brado, fate motocicliste vestite di pelle e borchie. Tutto quello che non ci aspetta in un racconto fantasy è previsto, rivoluzionando l’intera ambientazione. Il mondo ha perso la sua magia, uniformandosi alla propria realtà e tramutando lo straordinario in ordinario. Solo Barley, il fratello maggiore del nostro protagonista, sembra continuare a vivere con l’entusiasmo di un tempo, cercando e meravigliandosi della magia che vive attorno a loro. Proprio per questo atteggiamento, completamente distante dal mondo che lo circonda, il giovane è considerato un soggetto alternativo e immaturo. In contrapposizione c’è Ian, che è il contrario di suo fratello, responsabile e tranquillo anche se il non ricordare nulla del padre pone dei limiti verso la conoscenza del suo vero io, rendendolo insicuro e insoddisfatto.
Gli altri personaggi che gravitano attorno a loro fanno parte di una schiera di trovate molto nerd, puntando sopratutto per i più grandi, con l’effetto nostalgia. Effetto di cui ne fa un film per tutti, trattando di nuovo l’argomento dell’elaborazione del lutto, già utilizzato nel precedente film della Pixar “Coco” e “Up” ed è in grado di tenere il pubblico incollato fino alla fine, strappando qualche lacrima ad un sorriso colmo di nostalgia.