Tra i film che quest’anno sono presenti nel programma della Quinzaine des Réalizateurs, sezione autonoma e parallela del Festival di Cannes, c’è The Lighthouse di Robert Eggers. Eggers è il regista rivelazione che nel 2015 si aggiudicò il premio per la miglior regia al Sundance Film Festival per l’horror The Witch. Di questo suo secondo lavoro si sa ben poco: prodotto da RT Features e A24 e sceneggiato dallo stesso regista assieme al fratello Max, The Lighthouse è descritto come un horror fantastico che prende spunto dalle leggende legate al mare e alle sue creature più mostruose e ataviche. Della storia è noto soltanto che ruota attorno a un faro, al suo anziano guardiano e che è ambientata nel 1890 in Nova Scotia.
Proprio alcuni giorni fa è stata diffusa la prima foto ufficiale che ritrae i protagonisti Willem Dafoe e Robert Pattinson. Quest’ultimo, in una recente intervista pubblicata dalla rivista Interview, ha rivelato alcuni succulenti dietro le quinte che rendono l’attesa per l’uscita del lungometraggio ancora più eccitante: per girare il film, che è in bianco e nero, Eggers ha utilizzato pellicola in 35mm e macchine da presa risalenti agli anni Venti e Quaranta e, per esigenze artistiche, pare che abbia imposto a cast e crew delle condizioni di lavorazione molto estreme, causando grandi tensioni e un clima cupo e plumbeo. Patterson ha dichiarato che l’impegno fisico richiestogli dal film lo aveva spinto a smettere di comunicare pressoché con chiunque e verso liti continue con Eggers, contro il quale è stato a un passo dallo scagliarsi fisicamente. “Non sono mai stato così vicino a dare un cazzotto a un regista.” ha detto l’attore di Twilight “Per quanto voglia bene a Robert, dopo aver fatto cinque ciak di fila su una spiaggia, gli ho detto ‘ma che cazzo sta succedendo, sembra che tu mi stia sparando acqua in faccia con una manica da pompiere’, e lui mi ha risposto ‘è esattamente quello che sto facendo.’ Era una specie di tortura.“
D’altronde, lo stesso attore ha ammesso che i metodi di Eggers hanno creato un’energia interessante su quel set e che il suo approccio puramente fisico alla parte e alla lavorazione nasceva dal fatto di non essere in grado di “comprendere intellettualmente il copione del film.” Tutte queste storie lasciano ben sperare per la riuscita di un film spettacolare che riesca ad eguagliare un capolavoro come The Witch, o perché no, di superarlo! Intanto aspettiamo trepidanti le recensioni di coloro che avranno la fortuna di vederlo alla Quinzaine des Réalizateurs, dove ci sarà spazio anche per i nuovi film di registi come Luca Guadagnino (è un mediometraggio, il suo The Staggering Girl interpretato da Julianne Moore), Robert Rodriguez, Lav Diaz, Takashi Miike, Bertrand Bonello, il Quentin Dupieux noto anche come Mr. Oizo e tanti altri.