Dopo il film del 2021 dal titolo Tre piani, Nanni Moretti torna nelle sale cinematografiche italiane con “il sol dell’avvenire”, sul grande schermo da Giovedì 20 aprile ed in cartellone al prossimo Festival di Cannes. Moretti è Giovanni, un regista che sta girando il film su un giornalista dell’Unità di nome Ennio, interpretato da Silvio Orlando, uomo iscritto al Partito Comunista Italiano, del tutto integralista ed impreparato all’invasione dell’Unione Sovietica in Ungheria. Siamo nel 1956 e la rigidità del giornalista, fedele al suo partito, non è molto diversa da quella del regista Giovanni, altrettanto integralista. Nel cast, oltre a Nanni Moretti e a Silvio Orlando, troviamo altri validissimi attori del calibro di Margherita Buy, Valentina Romani, Barbora Bobulova ed il francese Mathieu Amalric.
Nel film scopriamo un Nanni Moretti in piena forma ed ancora più convinto delle manie in cui si rifugia. Egli guarda al passato per comprendere il presente e riflettere sul futuro: potremmo sintetizzare così “il sol dell’avvenire”, l’ultimo film diretto da uno tra i migliori registi italiani del nostro tempo. Ragionando malinconicamente sullo scorrere del tempo, Moretti affronta temi a lui cari da sempre, come la politica ed il rapporto di coppia, soffermandosi sul tema della psicoterapia.
Grazie a questa commedia, che mescola ironia e spunti drammatici, gli appassionati del genere proposto dal regista sorrideranno e si commuoveranno allo stesso tempo. Perfetti i tempi comici ed assai incisivi i passaggi più amari di questa pellicola, che rappresenta in assoluto una delle opere più personali di tutta la carriera del regista, nato nel 1953; “il sol dell’avvenire” è un film sulla vita in generale, capace di ragionare con grande forza su concetti esistenziali che Moretti affronta con coraggio e sentita partecipazione. Consigliato ad un pubblico sofisticato ed amante dello stile di Nanni Moretti, uno stile che sappiamo essere tanto particolare quanto immenso!