Virus e batteri possono presentare sintomi estremamente diversi e complessi i quali ovviamente dipendono dal tipo di organismo protagonista dell’infezione e dalle reazioni del singolo individuo. In particolare, i bambini sono i soggetti maggiormente colpiti da infezioni che possono manifestare lesioni cutanee, anche se gli adulti non sono assolutamente immuni a tali condizioni. Molte di queste infezioni però sono spesso innocue, se trattate tempestivamente, un esempio è quello dell’impetigine.
L’impetigine è un’infezione della pelle caratterizzata dalla comparsa di croste o bolle; tale infezione è causata da alcuni tipi di batteri come streptococchi e stafilococchi.
L’impetigine è quindi dovuta ai sopracitati batteri ed è facilmente trasmissibile da persona a persona, anche con il semplice contatto delle mani. Alcuni fattori predisponenti l’infezione sono: scarsa igiene, umidità ambientale, presenza cronica di batteri stafilococchi e streptococchi in sede naso-faringea.
Possiamo distinguere due forme di impetigine:
- L’impetigine non bollosa si presenta tipicamente come gruppi di vescicole o pustole che si rompono e danno origine a una crosta mielicerica (essudato dalla base della lesione) che ricopre le lesioni. Le lesioni più piccole possono confluire in placche crostose più grandi.
- L’impetigine bollosa è simile tranne per il fatto che le vescicole tipicamente confluiscono fino a formare delle bolle. Le bolle si rompono ed espongono basi più ampie, che si ricoprono di una patina o crosta color miele (1).
Generalmente i sintomi dell’impetigine comprendono:
- Presenza di bolle rosse e ripiene di siero
- Prurito
- Infiammazione della pelle intorno al naso, alla bocca e all’ombelico, ma l’infezione può coinvolgere qualsiasi altra sede cutanea
- In rari casi, se l’infezione non viene trattata e se coinvolti alcuni patogeni specifici, la patologia può evolvere in condizioni più gravi con comparsa di severe complicanze renali (glomerulonefrite acuta)
- Le lesioni, a causa del danneggiamento dovuto al prurito ed al grattamento, possono esporre l’individuo a infezioni pi gravi.
In caso di diagnosi di impetigine è quindi opportuno isolare il soggetto per evitare contagi, mantenere le lesioni pulite e coprirle per evitare l’ulteriore autolesione da grattamento.
La diagnosi e fondamentalmente clinica e si basa su una corretta anamnesi ed un’attenta valutazione delle caratteristiche tipiche delle lesioni; ovviamente è necessario che il soggetto venga visitato da personale sanitario esperto.
Il trattamento prevede la detersione delle aree coinvolte e l’eventuale rimozione delle incrostazioni. Inoltre, è fondamentale l’uso di pomate antibiotiche locali (mupirocina, retapamulina, ozenoxacina, acido fusidico).
Nei pazienti immunocompromessi o con estese lesioni cutanee può essere associata una terapia antibiotica sistemica.
A un trattamento tempestivo fa di solito seguito una rapida guarigione. Un ritardo può causare cellulite, linfangite, foruncolosi, iperpigmentazione e ipopigmentazione con o senza cicatrizzazione.
1 Wingfield E. Rehmus, MSD Manuals.