Si è inaugurata a Napoli, ieri, la mostra “Famiglie”, ideata dalla rete RE.A.DY, cioè la Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, una rete che da anni promuove politiche che rispondano ai bisogni delle persone lgbt, contribuendo a migliorarne la qualità della vita e creando un clima sociale di rispetto e di confronto libero da pregiudizi.
Realizzata grazie a una sinergia tra la Delegata alle Pari Opportunità del Comune di Napoli, la filosofa Simona Marino, la Consigliera di Parità della Città Metropolitana, la prof.ssa Isabella Bonfiglio e il Comune di Giugliano e di San Giorgio a Cremano, la mostra “Famiglie” consentirà di conoscere, attraverso un’interessante galleria di scatti fotografici, le storie di alcune Famiglie Arcobaleno italiane, la cui realtà, al contrario di quanto affermato ultimamente dal Ministro Fontana, è essenziale nel percorso di affermazione e tutela dei diritti umani e delle libertà civili, soprattutto dei minori.
In occasione del vernissage, svoltosi presso la Sala Consiliare del Complesso Monumentale di Santa Maria la Nova, sede della Città Metropolitana, è stato presentato il libro “Peccato che non avremo mai figli” di Giuseppina La Delfa, fondatrice ed ex Presidente di Famiglie Arcobaleno Associazione Genitori Omosessuali. Il libro racconta una storia vera, quella di Giuseppina e Raphaelle che agli inizi degli anni ’80 si scoprono innamorate. Due donne che vivono tra Italia e Francia, credono al cambiamento, sognano un avvenire radioso e si battono costantemente per realizzare la propria libertà e il loro legittimo desiderio di genitorialità.
Alla presentazione hanno preso parte, oltre all’autrice, Simona Marino, Delegata alle Pari Opportunità del Comune di Napoli, Isabella Bonfiglio, Consigliera di Parità della Città Metropolitana di Napoli, Carla Rimoli, Assessora alle Pari Opportunità del Comune di Giugliano in Campania, Marilena Grassadonia, Presidente Associazione Famiglie Arcobaleno e la giornalista Selene Fioretti. Le letture di alcuni brani del libro, sono state curate da Giorgia di Lorenzo.