Playboy è una rivista di nudo conosciuta in tutto il mondo, celebrata, osannata da tutti.
Le più belle donne del mondo hanno posato per Playboy, a cominciare da Marilyn Monroe che fu protagonista di uno scatto, stesa su un drappo rosso e completamente nuda, a dir poco celebre.
Playboy è una vera e propria icona ed il suo fondatore Hugh Hefner, da poco venuto a mancare, ha creato le “conigliette” di Playboy, miti senza tempo, chi diventa una coniglietta lo sarà per sempre. Il giornale riporta anche degli articoli veri e propri, scritti da veri giornalisti, ma alzi la mano chi, avendone una copia tra le mani, si è dedicato anche alla lettura e non solo a sbirciare la bellezza delle ragazze.
I tempi cambiano, e per novembre 2017 Playboy porta tra le sue pagine una grossa novità.
Ines Rau, sarà la prima modella transgender a posare per la rivista, per l’esattezza ad essere coniglietta del mese. Ines, francese ma residente a Los Angeles, non è nuova al mondo della moda, ha già posato per vari fotografi, è quindi una modella già esperta. Di una bellezza da togliere il fiato non ha nulla da invidiare alle altre conigliette arrivate prima di lei.
Questo è un passo avanti enorme per la comunità LGBT, la stessa Ines si è fatta portavoce del movimento dichiarando di essere onorata di essere stata scelta, che essere se stessi è una salvezza ed esprimere la propria sessualità è dovere di ognuno di noi. Con Playboy verrà allegata una lunga intervista in cui lei racconterà il suo cammino interiore e la sua trasformazione esteriore.
Insomma l’agguerrita Ines attende che le foto escano per gridare tra le patinate pagine del giornale “sono fiera di essere ciò che sono”.
Ovvio le critiche sul web non si sono fatte attendere, alcuni dichiarano che si doveva aspettare la morte di Hefner per portare a termine un‘operazione del genere (secondo alcuni il buon Hugh non avrebbe accettato) altri che Playboy è un giornale con donne “ vere” non uomini che si operano e diventano tali.
Critiche che lasciano il tempo che trovano.
Interessante sarebbe capire se tale scelta sia stata fatta davvero dopo la dipartita di Hefner oppure è una coincidenza, oppure ancora è una chiara manovra commerciale per rimpolpare le vendite della rivista.
La verità è che se Ines non avesse dichiarato di essere una transgender nessuno se ne sarebbe accorto, ammetterlo e farne portabandiera le fa solo onore.
In Italia abbiamo anche noi avuto il nostro piccolo scoop, Wladimir Luxuria ha fatto da modella per una linea di abbigliamento tutta al femminile ottenendo un enorme successo.
Magari Ines ora farà scalpore, poi ci abitueremo e acquistando una rivista con belle modelle ci aspetteremo di vedere una “bella modella” e basta senza domandarci se ha all spalle un percorso di “rinascita”o no.
Viva la bellezza in qualunque modo venga espressa.