Nel cuore del Rione Sanità, l’Acquedotto Augusteo del Serino ospita le opere di Jumana Manna. La mostra “Deposition”, aperta dal 5 marzo al 30 aprile, fa parte del programma “Under the Arches“, curato da Chiara Pirozzi e Alessandra Troncone. Il ciclo di esposizioni mira a collegare l’archeologia e l’arte contemporanea, la materia con l’ineffabile. Le istallazioni sono organizzate in collaborazione con l’Associazione Vergini-Sanità e patrocinata dal Museo Madre, dall’Accademia di Belle Arti di Napoli, dalla Fondazione Morra e dalla Fondazione Salvatore. Nelle edizioni precedenti, abbiamo visto i maestosi archi funzionare da sfondo per le opere dell’artista messicano Arturo Hernández Alcázar, dell’artista turca Hera Büyüktaşçıyanbe dell’artista cubano Adrian Melis. Il quarto evento è dedicato a Jumana Manna.
Jumana Manna nasce negli Stati Uniti e cresce a Gerusalemme. Ottiene il diploma dell’Accademia Nazionale di Oslo e del California Institute of Art. L’ispirazione per questa esposizione nasce dall’esplorazione delle opere del Museo Archeologico di Napoli. L’artista realizza piccole sculture in ceramica ispirate alla tradizione mediorientale di lasciare il pane raffermo negli spazi pubblici per espirare il peccato del cibo sprecato. L’idea dell’offerta s’intreccia qui con quella dei sacrifici, si riferisce alle pratiche diffuse nelle civiltà antiche del Mediterraneo di fare doni votivi agli dei sotto forma di pani e focacce d’argilla, che si trovano anche nei monumenti funerari.
La location è davvero suggestiva oltre che di grande valore estetico, storico e architettonico. L’acquedotto è stato scoperto nel 2011 e costituisce le fondamenta del Palazzo Peschici Maresca. Uno straordinario lavoro d’ingegneria idraulica che fa parte di un percorso che si snoda per circa 100 km collegando le sorgenti di Serino e Miseno. La struttura, di proprietà dell’Arciconfraternita dei Pellegrini, è stata aperta al pubblico nel 2015. È gestita dall’Associazione VerginiSanità, che si occupa del progetto di restauro e valorizzazione dell’AquaAugusta, toponimo dell’Acquedotto del Serino.
Dal 2017, l’Acquedotto fa parte di ExtraMann, una filiera nata in collaborazione con il MANN, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, e le realtà locali impegnate nella valorizzazione del patrimonio culturale meno conosciuto della città.