Parlaci di te
Ciao! Sono Rachele, ho 32 anni e sono di Roma. Nella vita di tutti i giorni combatto con i numeri, per quanto le persone non ci credono frequentandomi, sono una ragioniera presso uno studio Commercialista qui nella Capitale. Nel tempo libero mi piace fare sempre un po’ di tutto, sono aperta per qualsiasi avventura e distrazione ma una mia grande passione è il cosplay.
Da quanto tempo fai cosplay e quali hai realizzato fino ad ora?
Faccio Cosplay dal 2003, partecipando come visitatrice al Expocartoon a Roma, in pratica quello che oggi noi chiamiamo Romics. Dal 2007 ho cominciato a fare cosplay in maniera più seria cominciando a partecipare alle gare e dall’anno successivo ho avuto i primi riconoscimenti con premi e menzioni nelle regioni principali d’italia. Ad oggi tra cosplay e original ho una 50ina di vestiti fatti e purtroppo aumenteranno…
Come hai scelto il tuo nickname?
Scelsi MadRakele perché mi sono sempre considerata una personalità un po’ “pazza” o comunque particolarmente strana e non avendo un personaggio che amassi così tanto da metterlo nel nick come fanno tanti cosplayer o preferito evidenziare ciò che ero io, quindi personalità e il mio nome. Che poi molti sbagliano e mi chiamano ManDRakele e ormai la prendo a ridere quando invece faccio notare che la N non esiste…Capito? NON esiste!
A quale cosplay che hai realizzato sei più legata?
Ogni cosplay che mi ha portato un premio o magari una partecipazione a gare internazionali possono essere messi sullo stesso piano, ma la Salamander tratta dai disegni dell’artista giapponese Sakizo è quella che ad oggi definisco “dream cosplay”. Fu un progetto iniziato da fine 2013 come idea, e dal 2014 cominciai a comprare le prime stoffe, le prime gemme e solo nell’ottobre 2015 la riuscii a portare definitivamente pronta
So che per le gare realizzi da sola i tuoi cosplay, qual’è il lavoro di cui vai più orgogliosa?
Le primissime gare ho sempre chiesto aiuto alle mie compagne di avventura Tatiana Motta e Giulia Ghersi, loro sono molto più brave di me e pazientemente mi hanno aiutato finchè non è arrivata Salmander che ho fatto completamente io la parte sartoriale, trucco e parrucco. Solo la spada, oggetto di scena, fu commissionato.
Hai un “dream cosplay” o un progetto che hai particolarmente a cuore?
Il mio “Dream Cosplay” l’ho portato e ne vado fiera, ora ho in mente un paio di cosplay in coppia e in singolo che stanno in lavorazione; ci tengo molto a questi due progetti avendo più d’una motivazione personale per realizzarli
In quale cosplay invece, non ti vedresti proprio?
In quelli alti, insomma io sono 1.50 non mi ci vedo a fare la classica spilungona tutta gamba!
Secondo te che impatto hanno avuto i social network nella diffusione del cosplay?
Fifty/fifty. I social danno la possibilità di esprimersi liberamente su qualsiasi cosa accade o che vediamo, purtroppo spesso e volentieri quello che si vede è’ un’esternazione di idee e parole atte a ferire le persone, dal commento sprezzante e offensivo alla condivisione di cosplay e di cosplayer solo per poterne deridere. Purtroppo ho notato che negli ultimi anni c’è sempre più la tendenza a cercare il Like facile anche con mezzi poco congeniali e questo rovina rapporti e relazioni in generale. Ovviamente c’è anche la condivisione e la conoscenza di cosplayer e fotografi meritevoli e molto bravi da seguire, ma direi che sta a noi decidere il tipo d’impatto che vogliamo dare al mondo del cosplay, community compresa.
Parliamo della tua partecipazione a due importantissimi eventi all’estero :ECG e EUROCOSPLAY, come sono state queste tue 2 esperienze?
L’Eurocosplay per me fu la prima esperienza internazionale, tra l’altro era la prima Edizione quindi è come se avessi partecipato ad una nascita di una nuova gara. Fu entusiasmante andarci, conoscere cosplayer degli altri paesi selezionati e la condivisi con Tatiana Motta la mia migliore amica che vinse la selezione al Comicon. Poi venne l’Ecg con Tatiana e Giulia, e non è stato altro che la conferma di quanto stare in competizioni simili mi piaccia tanto da non sentire la fatica. Eh si fatica, perché a Londra dovevamo ovviamente rispettare tanti orari per interviste, meeting e gara, a Parigi altrettanto e con più solerzia! Una delle parti più divertenti furono le prove dell’esibizione finale fatte il giorno prima, quei momenti me li terrò sempre nel cuore, proprio lì che vidi la passione di tutti, quella stessa passione che ci spinge a fare le nottate a rifinire quella piccolissima parte del cosplay che nessuno noterà, ad arrabbiarsi se quel meccanismo della scenografia non funziona benissimo, che porta a ridere di gusto quando invece ci si guarda allo specchio e sei fiero di te e di cosa hai creato. Insomma la base essenziali di queste gare alla fine non sono i risultati ma l’esperienza condivisa con tante persone, i scambi di idee e di chiacchiere, le bevute e i festeggiamenti. Il cosplay è tanto altro basterebbe viverlo in maniera più limpida.
So che sei amica di Layla e Julietta, le cosplayer che hanno rappresentato l’Italia al WCS di Nagoya nel 2017 e che Senzalinea ha intervistato 3 anni fa, da quanto le conosci?
Con Tatiana ci conosciamo da una 20ina di anni, la definisco sempre la mia metà di cuore, siamo praticamente cresciute insieme con difetti e pregi che abbiamo imparato a rispettare a vicenda. Giulia l’avevamo vista durante un Romics per poi ritrovarcela con noi nel Lucca 2008 nel nostro stesso gruppo di Berserk, con tutto che aveva praticamente una tunica marrone già avevamo notato le sue enormi qualità sartoriali. Poi è stato tutto così naturale, abbiamo cominciato ad uscire insieme al di fuori delle fiere, cinema, cene e condivisioni più reali oltre il cosplay e questo ci ha portato ad una amicizia che tutto oggi dura e non ne posso essere più felice.
Sei stata una giurata al Romics di Roma, che tipo di esperienza è stata?
Difficile. Ogni giuria a cui ho partecipato è sempre stata complicata, anche perché in gara ci sono amicizie importanti, ma tu in quel momento sei il Giurato e quindi devi in un certo senso creare un distacco nei rapporti e vedere le cose in maniera critica. Il mio unico problema è che sono per nulla fraintendibile con le espressioni del viso, non riesco a fare la classica “poker face” e quindi mi traspaiono sempre le emozioni dalle mie espressioni ad ogni esibizione.
Hai vinto tantissimi premi in ambito cosplay, puoi dirci quali?
-Romics 2008 MIGLIOR FEMMINILE;
– Romics 2009 SELEZIONATA EUROCOSPLAY 2010/ MIGLIOR FEMMINILE / PREMIO SPECIALE Magic Knight Rayearth;
– Lucca C&G 2008 MIGLIOR GRUPPO FANTASY (SABATO) MIGLIOR GRUPPO (DOMENICA);
– Cartoomics 2011 MIGLIOR COPPIA VIDEOGIOCO;
– Roma Comics 2012 PREMIO RE E REGINA DEL COSPLAY;
– COMICON 2012 MIGLIOR GRUPPO;
– Lucca C&G 2012 Selezione come PRIMO GRUPPO ECG 2013 (SABATO) / MIGLIOR GRUPPO VIDEOGIOCO (DOMENICA);
– Lucca C&G 2014 PREMIO SPECIALE CINECITTA’ WORLD;
– Lucca C&G 2015 SELEZIONATA 2°POSTO SOLO ECG 2016;
– Romics 2016 MIGLIOR GRUPPO ANIME;
Come reputi la tua esperienza al Comicon di Napoli?
Partecipai una volta e vinsi, poi ci sono tornata da semplice turista ma ti parlo di parecchio tempo fa e da allora la fiera è cambiata molto, c’è un’organizzazione maggiore e più attenzione alla parte extra-gara. Di per se penso che sia una buona fiera ed ogni anno vedo una maggior affluenza, quindi sono felice per loro.(se SI cosa ne pensi)
C’è un dibattito abbastanza acceso in questi ultimi anni: Secondo te è giusto guadagnare con il cosplay?
Semplicemente, no. Non mi piacerebbe guadagnare o meglio, lucrare sulla mia passione. Per me i soldi si portano a casa da un lavoro e non da donazioni che la gente fa in cambio di scatti, alcuni di questi di dubbio gusto tra l’altro. Non ho Patreon, ne ko-fi ne nulla, ma è una mia idea per come IO vivo il cosplay, ovviamente libertà a tutti. Differente se vieni chiamato come Ospite, allora in quel caso almeno un rimborso spese è dovuto.
Ti piacerebbe presentare un evento cosplay?
Assolutamente no! Preferisco essere presentata che presentare, semplicemente perché tendo ad entrare in confusione ed emozionarmi, ho parlato sul palco per essere intervistata e sinceramente mi basta questo
Oltre il Romics sei stata una giurata in qualche altra gara?
Oltre al Romics, ho partecipato al Lucca Comics and Games e al Festival di Novegro e sono abbastanza fiscale soprattutto se il cosplay viene fatto da se o commissionato.
Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Vorrei avere tempo per tutti i progetti che ho in testa, sicuramente risalirò sui palchi, magari provando qualche altra selezione internazionale e poi visitare qualche fiera estera, uniamo l’utile al dilettevole!
Photo Credits:
- Ph Fotomania
Freddy Krueger Bishoujo – Kotobukiya ed altri
- Ph Careless – photo&makeup
Salamander sakizou
- Ph. Antonio Serini
Flareon gijinka
- Ph. GiorginaArts
Tyene Sand – Game of Thrones
- Ph. VonKreutz Photo
sakizo(早紀蔵) Salamander
- Ph. trex2101
Tatsumaki – OnePunch Man
Cosplay by @effie_costumes
- Ph. irish_gerry
Original MadHatter Cosplay
Le restanti foto sono di Massimiliano Pellegrini Ph.
Ecco infine gli spazi social di Rachele: