La bella Fontana degli incanti che troviamo in piazza Salvatore di Giacomo, fu realizzata per volere di don Pedro di Toledo, il quale affidò i lavori a Giovanni Merliano da Nola, che terminò la costruzione nel 1541.
La sua collocazione originaria, però, era quella di Piazza del Porto (o dell’Olmo) che corrisponde alla zona occupata oggi dalle vie De Pretis, De Gasperi e S. Nicola alla Dogana. Fu’ il popolo a dare alla fontana l’appellativo di Cöccövàja poichè la scultura raffigurante l’aquila con le armi di Carlo V sembrava una civetta (in latino cocovaja). Il nome “degli Incanti”, invece, deriva da due situazioni diverse: la prima, si collega ad una leggenda secondo la quale una strega, per far innamorare una giovane popolana di un nobile spagnolo, le fece bere una pozione d’amore preparata con l’acqua della fontana, ma la pozione invece di fare innamorare la giovane la fece morire. L’’altra, invece, più attendibile è riconducibile al fatto che, attorno alla costruzione, mercanti e venditori di cose sia vecchie che nuove,“incantavano” le proprie merci. Spesso a causa degli assembramenti, avvenivano delle risse. Per questo motivo, nel 1577, l’allora vicerè don Iñigo López de Mendoza marchese di Mondejar fu costretto a proibire la vendita della mercanzia intorno alla fontana.
La fontana, durante la festa di San Giovanni veniva addobbata a festa, le statue che la componevano venivano vestite con strani abiti colorati.
La struttura subì dei gravi danni nel 1647 durante la rivoluzione di Masaniello.
Nel corso dei secoli la fontana ebbe svariati restauri e rifacimenti Infine, nel 1889, in occasione dei lavori del risanamento, fu smontata e conservata nei depositi comunali, per poi essere nuovamente ricostruita e montata in piazza mercato
A fine 800 fu di nuovo smontata e a gli inizi del XX secolo, ricostruita in Piazza Salvatore Di Giacomo
La fontana così come la vediamo oggi, è formata da una vasca circolare al centro della quale, una vasca più piccola, da cui sgorgava l’acqua, è sorretta da un basamento con capitelli floreali,da dove uscivano zampilli d’acqua ma è priva delle aggiunte novecentesche del Bianchi che aveva sistemato sulle punte del basamento quattro leoni in marmo
Oggi sia la fontana che la piazza,sono alla mercè del degrado.
La fontana priva di acqua è piena di graffiti e di immondizia.