Fare della propria musica un’arte è sicuramente l’aspirazione di molti musicisti; essere riconosciuti non tanto per lo status quanto perché ciò che si è creato, ha un valore inestimabile per l’artista ed oggi voglio parlarvi di uno dei gruppi che, in assoluto, più ha influenzato ogni settore della musica moderna…i King Crimson. Sarà questo un viaggio a tratti ostico , in quanto non è facile, solo leggendo, assimilare tutto quello che è stato fatto ma vedrò di introdurvi in un discorso che scoprirete essere molto più ampio ed interessante. Hanno scritto la storia, sono stati la storia ed ancora oggi non smettono di stupire; ecco chi sono i King Crimson.
Partiamo dall’assunto che stiamo parlando di una band che, della propria musica, ha fatto massima espressione del genere progressive; 46 album in 50 anni (compiuti da poco) di attività testimoniano l’immane vena creativa dei componenti di questa band e, cosa ancor più importante, parliamo di album che hanno abbracciato ogni sorta genere musicale. In questo gruppo è possibile trovare la base e l’espressione di ogni cosa futura. Il tutto nasce dall’idea dei due fratelli Giles (Michael e Peter, rispettivamente batterista e bassista) che nel lontano 1962 decisero di formare un gruppo musicale innovativo, che uscisse fuori dai soliti canoni musicali e che avesse in sé l’idea di una libertà musicale mai sentita prima. Con questi presupposti contattarono un giovanissimo Robert Fripp ed insieme a lui iniziarono a sperimentare possibili soluzioni sonore. Col tempo le cose cambiarono ed iniziarono i primi cambi di formazione, tant’è che già nel primo album mancheranno alcuni membri fondatori della band ma che, nonostante tutto, vengono considerati centro della grande famiglia dei Re Cremisi. Tutto questo portò, pochi anni dopo, precisamente nel 1969 all’uscita di un primo album dal titolo: “In the court of the Crimson King” .
Questa uscita spacco letteralmente l’ambiente musicale esistente in quanto non si sapeva cosa pensare di un album così variegato, che non seguisse una vera e propria linea guida. La musica era un mix di sonorità esistenti come la vena hard rock che si andava fondendo a delle atmosfere quasi ambient, per poi continuare improvvisamente con delle ballate e così via discorrendo. C’era una sorta di perplessità nei confronti del gruppo dovuta, ovviamente, alla sorpresa che queste innovazioni portarono nella musica; l’unica reale certezza fu che da quell’anno la musica aveva una nuova colonna portante. Nel corso degli anni sono stati ben 22 i musicisti che si sono alternati in questa band dando modo al gruppo di avere sempre nuova linfa e nuove idee da mettere in musica. Mi limiterò in conclusione ad elencare alcuni tra gli album fondamentali per un neofita di questo gruppo ricordando sempre che, per una “VERA” comprensione servirà ben più di un semplice ascolto; i King Crimson non sono mai stati facili da inquadrare, e questa è tutt’ora la loro forza.
- In the court of Crimson King (1969)
- Lizard (1970)
- Larks’ Tongues in Aspic (1973)
- Three of a Perfect Pair (1984)
E’ impossibile, in un articolo, voler descrivere l’intera carriera di questa band, perciò vi esorto vivamente ad andare alla ricerca di questa musica; mi ripeto ma davvero troverete ogni sorta di genere musicale, cosa che al giorno d’oggi sarebbe quasi impensabile se non si vuol correre il rischio di ripetere ciò che è stato già fatto da questi musicisti.