Come è ormai noto a Mondragone, in provincia di Caserta, l’area delle Palazzine Cirio è stata messa in quarantena in virtù di un’ordinanza regionale in vigore fino ad oggi, 30 giugno 2020. Causa di tale decisione è stata la presenza di un focolaio di contagi nella comunità di braccianti bulgari. Anche stavolta Vincenzo De Luca, nella diretta streaming di Venerdì 26 Giugno, si è dimostrato irremovibile riferendosi al focolaio individuato in quattro palazzi abitati per la maggior parte da cittadini bulgari e rom. “Abbiamo dovuto fare i conti con questa realtà in termini di degrado, tensioni e illegalità” ha spiegato De Luca, che ha poi continuato: “Nelle prossime settimane, mesi, dovremo continuare il nostro lavoro snervante e difficile per garantire il contagio zero”.
Il governatore De Luca ha ricostruito quanto accaduto nella città del litorale domizio, dalla scoperta di una donna positiva al coronavirus perché si era recata a partorire nell’ospedale di Sessa Aurunca, fino all’individuazione di tutti i suoi contatti e all’accertamento, attraverso i tamponi, di altri positivi, fino ad arrivare alle forti tensioni tra i residenti e all’arrivo dell’esercito mandato sul posto a presidiare le palazzine. “Ho sentito anche alcune notizie false su differenze nelle forniture alimentari tra italiani e bulgari. È falso. Noi ci rapportiamo agli esseri umani, non alle nazionalità o ai Paesi” ha infine concluso De Luca. Il presidente della Regione Campania ha addirittura chiesto l’aiuto dell’ambasciata bulgara per mantenere gli animi calmi, ma la tensione resta alta. “Oggi ho avuto un cordiale colloquio con l’ambasciatore bulgaro in Italia Todor Stojanov. Ci siamo confrontati sulle problematiche relative alla vicenda di Mondragone e su tutti gli aspetti collegati. L’ambasciatore ci ha ringraziato per i comportamenti di assoluta correttezza che hanno contraddistinto le fasi dell’emergenza, nelle quali c’è stato assoluto rispetto per le famiglie coinvolte nella zona rossa dei palazzi ex Cirio”. Così, in un post su Facebook, scrive Vincenzo de Luca, che poi continua ancora: “Abbiamo affrontato le problematiche di ordine pubblico e quelle relative alla necessità che venga rispettata la quarantena a tutela della sicurezza di tutti. Ci incontreremo nei prossimi giorni ed in piena collaborazione seguiremo l’evoluzione della situazione”.
Intanto ieri, ad alimentare ulteriormente i conflitti tra cittadini italiani e stranieri, ci ha pensato Matteo Salvini con la sua visita al comune di Mondragone, scatenando varie proteste soprattutto contro la sua persona. Restano aspri i botta e risposta tra De Luca e gli esponenti della Lega. Giorgia Meloni ha così commentato l’operato della Regione Campania: “Mentre i campani erano chiusi in casa, gruppi di immigrati irregolari erano liberi di bivaccare per strada. Non è stato fatto praticamente nulla. De Luca poteva fare tantissimo, non lo ha fatto. Più che sceriffo, mi sembra un incantatore di serpenti”.
Un clima di fortissima tensione a Mondragone all’arrivo di Matteo Salvini; i manifestanti presenti lo hanno contestato gridandogli di essere uno “sciacallo”. Le forze dell’ordine hanno cercato di mantenere l’ordine utilizzando anche i manganelli. Salvini ha provato a prendere la parola qualificando i contestatori come “balordi dei centri sociali al servizio della camorra”. Il segretario della Lega ha poi dichiarato ai giornalisti: “Ci hanno tagliato i fili dell’elettricità, ma se pensano di farci paura hanno sbagliato persona, tanti cittadini ed immigrati perbene ci chiedono di essere qui”. Il leader della Lega ha poi incontrato alcuni residenti italiani dei palazzi Cirio; l’incontro è avvenuto alle porte della mini zona rossa. Completamente ignorate le norme di distanziamento tra i giornalisti, le forze dell’ordine, i contestatori e gli esponenti della Lega. “Preferisco non commentare” dice all’Agi il sindaco di Mondragone, Virgilio Pacifico, rimandando ogni considerazione sulla presenza in città di Matteo Salvini e sulle relative proteste. “Avremmo voluto gestire con maggiore tranquillità questa situazione, non ammettiamo strumentalizzazioni di nessuna natura sulla nostra città. Mondragone ha già tanti problemi e non vorremmo che diventi il pretesto di uno scontro politico che nulla ha a che vedere con gli interessi dei mondragonesi”.