La carota (Daucus carota L.) è un ortaggio dalla radice biennale appartenente alla famiglia delle ombrellifere e che trova ampi consensi dal punto di vista organolettico, nutrizionale e salutistico. La carota consumata sulle nostre tavole deriva dalla specie selvatica che cresce allo stato spontaneo nelle zone aperte e soleggiate di tutta Italia. La varietà oggi coltivata deriverebbe dall’Afghanistan. Greci e Romani utilizzavano la carota principalmente per le sue proprietà terapeutiche. Le prime carote presentavano una tinta prossima al viola , il colore arancione si sviluppo in seguito ad una serie di incroci e selezioni da parte di alcuni botanici olandesi, in onore dei regnanti d’Olanda, gli Orange, per i quali lavoravano.
Oggi nel mercato italiano, sono presenti alcune varietà di carote che si differenziano per colore,forma e per la grandezza della radice.
La carota è ricca di carotene- fonte di vitamina A e zuccheri, ma contiene anche Sali minerali, vitamine B1, B2 e C. Grazie a questi costituenti , questa radice è utile per proteggere la pelle, contrastando lo stress ossidativo, promuovere il benessere della vista.
Inoltre la carota possiede anche proprietà rivitalizzanti, depurative e rinfrescanti.
Per quel che riguarda infine, il mito che lega la carota all’abbronzatura, va detto che il betacarotene è il precursore della vitamina A, importante nutrimento per gli occhi e per la pelle. Questa vitamina contribuisce al mantenimento di una pelle normale, la difende dai raggi UV e riduce la formazione di radicali liberi.
Tuttavia la vitamina A non ha un legame diretto con la produzione di melanina, sostanza responsabile dell’imbrunimento della pelle, che permette di filtrare meglio le radiazioni solari. Serve però a mantenere l’integrità anatomica e la buona funzionalità delle cellule cutanee che la producono.