Le feste natalizie sono iniziate e con esse gli interminabili e luculliani banchetti familiari; è però importante mantenere le dovute precauzioni sia per quanto riguarda il contatto con i familiari, poiché il rischio di infezione da COVID-19 è maggiore in queste occasione, ma è anche consigliabile stare attenti all’alimentazione e non solo alla quantità del cibo, ma anche alla sua qualità. Esistono infatti diverse patologie che possono essere associate all’ingestione di alimenti contaminati, un esempio sono le infezioni da batteri del genere Salmonella.
Generalmente le infezioni da Salmonella causano gastroenterite, ma a volte provocano un’infezione più grave come la febbre tifoide.
Le specie dei Salmonella sono svariate (circa 2.000) di cui alcune risiedono solo negli esseri umani, mentre altre nel tratto digerente di molti animali domestici e selvatici, come bovini, ovini, suini, pollame e rettili (serpenti, lucertole e tartarughe compresi). In ogni caso molti di questi animali possono causare infezioni anche negli esseri umani.
Solitamente l’infezione si contrae mangiando:
- uova o pollame poco cotti
- talvolta carne di manzo o di maiale poco cotta
- prodotti caseari non pastorizzati
- frutti di mare
- frutta e verdura fresca contaminata
Poiché l’acido gastrico tende a distruggere la Salmonella, affinché l’infezione si sviluppi deve essere ingerito un gran numero di batteri.
I batteri del genere Salmonella causano infiammazione dell’intestino (gastroenterite) con conseguente diarrea. I sintomi di solito esordiscono 12-48 ore dopo l’ingestione dei batteri. Si presentano nausea e dolore addominale crampiforme, subito seguiti da diarrea acquosa, febbre e vomito. I sintomi da Salmonella si risolvono in 1-4 giorni.
In casi più rari i batteri si diffondono dal tratto digerente al flusso sanguigno causando la febbre tifoide, inoltre possono infettare anche organi distanti come:
- Il fegato, la milza e la cistifellea
- I polmoni (polmonite)
- Le articolazioni (artrite infettiva)
- I reni (glomerulonefrite)
- Le valvole cardiache (endocardite)
- Gli organi genitali
- I tessuti che rivestono il cervello e il midollo spinale (meningite)
- Le ossa (osteomielite)
Queste infezioni si sviluppano soprattutto quando le persone non vengono trattate o quando il trattamento viene ritardato.
In particolare, la febbre tifoide, insorge 8-14 giorni dopo l’infezione. I sintomi iniziano gradualmente e sono caratterizzati da: febbre, cefalea, mal di gola, dolori muscolari e articolari, dolori addominali e tosse secca, inappetenza. Dopo qualche giorno, la temperatura raggiunge un picco di circa 39-40 °C, resta elevata per altri 10-14 giorni e ritorna normale durante la quarta settimana successiva all’esordio della sintomatologia. Nel corso della seconda settimana, in circa il 10-20% delle persone colpite si manifesta un’eruzione cutanea costituita da macchie piane di colore rosato.
Il trattamento dell’infezione da Salmonella dipende dal grado di malattia:
- L’infezione intestinale viene trattata con liquidi somministrati per via orale oppure, se l’infezione è grave, per via endovenosa
- In caso di batteriemia e per coloro che sono a rischio di svilupparla (immunocompromessi) si somministrano antibiotici come ciprofloxacina o ceftriaxone per circa due settimane.
- Per gli ascessi, drenaggio chirurgico ed uso di antibiotici.
Riferimento: MSD Manuals – Di Larry M. Bush