Ennis e la guerra. Un binomio inscindibile. L’autore irlandese ha raccontato gli orrori, l’epos e il grottesco del conflitto in tutte le sue forme e latitudini spazio temprali. Perfino le sue opere “supereroistiche” sono intrise di un carattere marziale e militare intenso e realistico. Vedi ad esempio il suo Thor Vikings.
Un volume (o meglio una serie di volumi) di storie di guerra di Garth Ennis suona allora come una specie di assicurazione, anzi di doppia garanzia: un grande autore che si dedica al suo tema d’elezione. Cosa potrebbe andare storto? Nulla.
O meglio, ogni cosa.
Non fraintendete: sul fronte della qualità non c’è alcuna sorpresa. Le due storie raccolte in questo primo volume de “Le Storie di Guerra di Garth Ennis”, recentemente riproposte da SaldaPress sono l’autore al suo meglio. Libero di muoversi nel campo che predilige, toccante, shoccante, grottescamente sarcastico, violentemente decostruttivo e insieme malinconicamente epico.
Ma le certezze finiscono qui.
Quando si legge un grande autore ci si può e ci si deve aspettare di tutto, sempre. Eppure ciò che si legge alla fine è sempre qualcos’altro. Qualcosa di inaspettato. Come nella guerra, che sfuggendo tanto alle sue rappresentazioni estetizzanti quanto alle strategie e ai programmi pensati per attuarla, è sempre un coacervo di imprevisti, errori, rivelazioni. Caos.
Soprattutto se vista con gli occhi degli individui che devono viverla in prima linea.
Il primo racconto, Condor, è ambientato durante il conflitto spagnolo. Alle matite Carlos Ezquerra che, fun fact, per la prima volta illustra un fumetto ambientato nella propria terra. Quattro soldati, appartenenti a nazionalità e fronti differenti, si ritrovano in una trincea dismessa, o meglio un buco, al centro del terra di nessuno durante una battaglia. Decidendo di interrompere per un momento le rivalità, mettono in comune risorse e racconti personali, in attesa di essere liberati dalla fine della battaglia. Ne risulta un confronto franco e sconvolgente, prismatico data la irriducibile pluralità di visuali coinvolte, alla fine del quale però “nessuno ha imparato niente”.
Come al solito, aggiungerei.
Il secondo racconto è Lo Squadrone dei Vampiri, che vede Tomas Aira alle matite. Divisa in quattro atti, è la cronaca di uno dei battaglioni della Royal Airforce inglese protagonista dell’operazione Blitz, che durante il conflitto mondiale contrastò i bombardamenti da parte della Luftwaffe. Lo sfondo è quello dei primi drammatici mesi del conflitto aereo, quando le risorse e l’esperienza delle forze inglesi erano nettamente inferiori a quelle avversarie. Le difficili vittorie erano dunque affidate soprattutto al coraggio dei piloti e al controllo tattico del territorio. Mesi duri, nei quali i soldati, spesso esuli di nazioni diverse già occupate dalla Germania, furono costretti a imparare in fretta e a collaborare, superando le reciproche diffidenze.
Entrambe le vicende affondano le radici in una accurata ricerca storica, ricostruita dagli autori in maniera precisa, quasi maniacale. Potrebbero quasi sembrare semplici fumetti storici, se non fosse per lo stile, mai così inconfondibile, dello sceneggiatore. Nella narrazione di Ennis, sempre molto attenta alla costruzione dei personaggi, le trame sono autenticamente intrecci, perché costituite dall’ effettivo incontrarsi e reciproco mutarsi dei protagonisti. Le personalità finiscono per dare voce e sostanze alle proprie idiosincrasie, a volte superandole in alleanze e agnizioni insospettabili, altre generando incidenti imprevedibili e drammatici. È da questo che nasce quel senso di orrore e grottesco: dalla violenza con cui viene mostrato sulla scena quanto, per citare Foucault, la vita ecceda sempre la norma. O come in questo caso, i cliché e le aspettative. E se la cornice è la guerra, il risultato di questa eccedenza è per lo più la brutalità. L’unica possibile via di fuga allora è l’ironia. Quel sarcasmo caustico e disincantato che attraversa, come una reazione naturale alla lettura più che un semplice elemento stilistico, la produzione dello sceneggiatore irlandese.
Cosa potrebbe andare storto in un racconto di guerra scritto da Garth Ennis?
Assolutamente ogni cosa. È questa la garanzia.
Le Storie di Guerra di Garth Ennis, Vol. 1
Autori: Garth Ennis, Carlos Ezquerra, Tomas Aira,
Casa Editrice: SaldaPress
Prezzo: 156 pp, cl,19 €