Siamo in piena esplosiva epoca multimediale, eppure va così di moda la letterina a Babbo Natale che la tentazione è troppo forte per non cedere al richiamo di scrivergli anche io due righe!
Caro Babbo Natale
come saprai questo Natale l’Italia è ton sur ton
con tonalità cromatiche dal rosso all’arancione
in onore al tuo pancione!
E’ un Natale un po’ insolito con tavole imbandite
di familiari un pò sguarnite!
Con primi piatti, secondi e dolcetti in abbondanza
a rifocillare le deluse aspettative di una bella vacanza
presso mari tropicali o piste innevate
per non lasciarsi andare triste a grosse scorpacciate
in compagnia di mascherine colorate
per coprire i visi dalle espressioni sconsolate
per un Natale in solitario
così deciso per lo spavento di un nuovo focolaio
e stretti davanti al focolare familiare
si prova ad allontanare la tristezza per le cifre amare
di chi il covid lo ha conosciuto e temuto
ma anche combattuto
ma ci scansi dall’avere un virologo intorno alla tavola
altrimenti ci racconta l’incredibile favola
del vaccino appena nato e poco sperimentato
che medici e infermieri rifuggono dall’esserlo iniettato
per paura che non serva a niente
meno che mai nella sua variante londinese
che ha battuto la virulenza del concorrente cinese
e si irride della gente
nella sua versione impenitente
travalicando confini e limiti statali
e bloccando i voli intercontinentali.
Che Natale sarà
caro Babbo chi lo sa,
a saperlo e a scoprirlo vengono i brividi
per proteggersi insieme a chi lo condividi
e tenersi lontano dai disguidi
di un virus che contagia fulmineo con effetti infidi
perchè tra lockdown e distanziamento totale
che interessa da su a giù l’intero Stivale
congiunti disgiunti e ogni sorta di mangiatore seriale
la confusione prevale e
un pò di ansia ti assale
per chi la cena di Natale difficilmente può celebrare
per mille motivazioni
alcune provocate dalle limitazioni
che hanno congelato le distanze
e separato le fratellanze!
Caro Babbo Natale,
dopo Conte, maggioranze e minoranze
contano meno delle maestranze
colpite duramente
nelle libertà di azione e di mente
senza poter lavorare
se il dpcm devi rispettare
confuso e scombinato
senza sapere a tavola da chi puoi essere accompagnato
senza sapere da che ristori sarai rinfrancato
senza conoscere le faq che il governo ha nel frattempo modificato
tutti insieme, tutti disuniti
parenti e forse anche amici
puoi andare a trovare
ma dai controlli non farti scovare
perchè se una certificazione devi compilare
non sai davvero quali scuse accampare
e a chi Santo doverti votare!
Allora tutti insieme in compagnia o
in assenza di allegria
ci stringiamo forti
ma senza ipocrisia
non con canti dai balconi
nè con saporiti panettoni
per intonare a squarciagola
una canzone intorno alla mangiatoia
in onore della Natività
che regala un sapore ben diverso alle prossime festività
all’insegna non dell’eccesso
nè del permesso e concesso
ma della consapevolezza delle difficoltà e del rispetto
per chi è lontano per chi ha paura per chi è addolorato
per chi è spaesato per chi è solo per chi è al lavoro impegnato
per chi è malato
per chi non ha in cuore l’anelito al festeggiamento confezionato
come un cartellone della tombola bucato
senza numeri nè magie
per un Natale in cui sarà difficile gioire!
Allora se posso chiedere un dono
un unico piccolo dono
dal sacco della strenna natalizia
che ci riporta alla realtà della stretta natalizia
fai realizzare per tutti, grandi e piccini,
dai tuoi eroici elfini
tanti piccoli panettoncini
non di pasta sian fatti
ma di sogni e concretezza
per un ritorno alla vita fatta di bellezza
dove la parola d’ordine non sarà più eccezionalità
ma viva la libertà
di poter rivivere nuovamente
la noiosa quotidianità e la tanto desiderata banale normalità!