Oggi parliamo di una particolare categoria di personaggi che popola i social network, ossia coloro che si iscrivono alle varie pagine Facebook o seguono vari personaggi su Instagram solo per il puro piacere di criticare o addirittura insultare.
Ce ne sono di numerose varianti di questa specie di “animali”, perché sì, non si possono definire propriamente umani dato il loro comportamento.
Iniziamo da coloro che seguono un determinato giornale, solo per commentare ogni singolo articolo, non importa l’argomento trattato, devono per forza dire la loro, definendo gli autori “pennivendoli”, “giornalai”, “servi del padrone” e altri vari insulti coniati a seconda delle occasioni, senza dimenticare gli auguri di cancro e morte. Non ci sono davvero parole per descrivere certi comportamenti, che oserei definire quasi delle perversioni: gente che non perde occasione per dire il contrario di quanto scritto in ogni articolo, alcuni gioiscono delle notizie di disgrazie o insultano il morto di turno, perché evidentemente l’”era tanto una brava persona”, è passato di moda.
C’è chi riesce addirittura a trovare da ridire sulla Nutella, lo so sembrerà assurdo, ma sotto ogni articolo che tratti della famosa crema alla nocciola, ci sono una sfilza di critiche sulla sua qualità, bontà e ingredienti (ricordiamolo, ce la invidiano in tutto il globo) oltre a vari consigli (non richiesti) a provare le svariate altre creme presenti sul mercato. Pst, criticone, dico a te, ti svelo un segreto: se la Nutella non ti piace, nessuno ti obbliga a mangiarla e tanto meno a nessuno interessa il tuo parere, quindi chiuditi nella tua stanzetta buia con la crema che preferisci e, per citare il compianto Dottor Pasquano, “nun scassare i *********”.
Passiamo invece a coloro che hanno iniziato a seguire un personaggio, perché sì, magari gli interessava l’argomento di cui trattava, poi negli anni il personaggio è cresciuto, si è evoluto e ha modificato i suoi post e allora via con la pioggia di insulti e le minacce di “togliere il like alla pagina”. Permettetemi a questo punto un altro pensiero ad alta voce, che credo rispecchi quello di molti altri: “Ma toglilo! Chi ti vuole? Chi sei? Chi ti conosce? Di certo nessuno sentirà la mancanza del tuo egocentrismo”. Riguardo a questa categoria, un caso da manuale è quello di Clio Zammatteo alias ClioMakeUp, famosissima beauty blogger che è passata dai soli tutorial per il trucco e i test dei vari prodotti di bellezza, ad avvalersi della collaborazione di vari esperti (nutrizionisti, ginecologi, dermatologi), a creare una sua linea di make up e a parlare anche della sua maternità e della sua bambina, Grace, cosa a mio parere molto dolce. Ebbene questa evoluzione non è piaciuta a molte followers, che evidentemente non amano i cambiamenti e speravano di restare piantate a seguire idee per truccarsi aspettando il miracolo, ma mi spiace per loro, la faccia magari si può migliorare, ma il cervello non si può truccare, se è composto da letame, lo puoi anche agghindare, ma sempre letame resta.
Quasi provo pena (no, non è vero) per questi individui che cercano di riempire il vuoti delle loro vite rompendo le… bucce al prossimo, ma signori, diciamoci la verità, se la vostra vita è miserrima, insultare il Vip di turno, non la renderà migliore, anzi, potreste addirittura beccarvi (ma magari…) una bella querela o uno sputt… svergognamento pubblico, che darebbe un’ulteriore conferma della vostra stupidità.
Quindi per concludere, anche se non ci sarebbe bisogno di sottolinearlo: se non vi piace una pagina, non seguitela, se non vi piace un personaggio idem, non ve l’ha ordinato il dottore come terapia salvavita.