Il Napoli tradisce ancora una volta il suo pubblico: al “Maradona”, contro la Fiorentina, gli azzurri rimediano la quinta sconfitta interna in campionato e compromettono, forse definitivamente, la corsa allo scudetto.
Dopo un inizio promettente la squadra di Spalletti, come contro il Milan, lascia progressivamente l’iniziativa agli avversari, dimostratisi più in palla per larga parte dell’incontro e meritatamente vittoriosi per 3-2.
Stavolta l’ex tecnico dell’Inter ci ha messo molto del suo, sbagliando sia la formazione iniziale che i cambi in corsa, e perdendo nettamente il confronto in panchina contro Italiano.
Il momentaneo pareggio di Mertens, entrato ad inizio ripresa, e la rete finale di Osimhen non sono servite, anche per via di una difesa horror, che prende gol ormai da 8 partite consecutive.
Koulibaly, Rrahmani e Mario Rui hanno collezionato errori in serie, e più in generale il reparto bunker ammirato fino ad un paio di mesi fa sembra un lontanissimo ricordo.
Il tricolore si allontana dunque, con Milan ed Inter che prendono il largo dopo le vittorie ottenute ieri sera contro Spezia e Genoa
L’impegno più difficile ce l’ha proprio il Napoli, che lunedì (ore 19) ospiterà la Roma di Mourinho, quinta in campionato, fresca semifinalista di Conference League e di certo tra le squadre più in forma del momento.
L’evidenza dei fatti, con molti uomini chiave in condizioni precarie, dovrebbe (ci si augura) indurre Spalletti a schierare dal primo minuto chi sta meglio.
Se in difesa le scelte sono limitate, con Di Lorenzo ancora ai box, a centrocampo ed in attacco sarebbe giusto trovare spazio per Elmas e Mertens, al posto di Zielinski ed uno tra Insigne e Politano, con Anguissa (rientrante dalla squalifica) che dovrebbe rimpiazzare l’opaco Fabian di questo periodo.
Il Napoli è nettamente in vantaggio nel computo dei 76 “derby del sole” giocati in casa, con 34 vittorie a fronte di 19 sconfitte e 23 pareggi.
L’ultimo successo azzurro è il rotondo poker dello scorso campionato: il 29 Novembre 2020, pochi giorni dopo la morte di Maradona, gli azzurri (in maglia “argentina”) si imposero per 4-0 con le reti di Insigne, Fabian, Mertens e Politano.
La Roma non espugna Fuorigrotta dall’altrettanto pirotecnico 2-4 del 3 Marzo 2018, che costò la vetta della classifica al Napoli di Sarri: dopo l’illusorio vantaggio di Insigne furono Under, Dzeko (doppietta) e Perotti a condannare gli azzurri, rendendo inutile anche la rete finale di Mertens.
Alla stagione successiva risale l’ultima “X” in schedina: il 28 Ottobre 2018 gli azzurri di Ancelotti trovarono in extremis la rete del pareggio, sempre con Mertens, dopo il vantaggio firmato da El Shaarawy.
Una vittoria del Napoli sarebbe fondamentale non solo per alimentare la fiammella della speranza tricolore, ma anche e soprattutto porterebbe il vantaggio dei partenopei sulla quinta in classifica (la Roma, appunto, o la Lazio se i biancocelesti batteranno il Torino), a 11 o 12 lunghezze, con sole 5 partite da giocare.
Basterebbero quindi altri soli 3 0 4 punti per raggiungere aritmeticamente l’obiettivo dichiarato ad inizio stagione, ovvero il ritorno in Champions League.
Serve un successo dunque, anche per ripagare il pubblico del “Maradona”, troppo spesso deluso da una squadra tanto implacabile in trasferta quanto tremebonda tra le mura amiche.