Dopo il primo album del 2017, Canzoni, Bottiglie e altre Battaglie, esce il secondo lavoro di Ginez e il Bulbo della Ventola, L’ultima cena. Quattro artisti liguri veri, autentici, che ci portano nelle loro avventure, esperienze, vite: Ginez (Giorgio Rasolo, voce e chitarra acustica e autore di musiche e testi), Roberto Ascoli (batteria), Daniele Duchini (basso elettrico) e Fabio Pollono (chitarra solista). I suoni graffiati, dolci dal retrogusto amaro, di chi ha vissuto davvero quelle storie, quelle situazioni, appieno, senza risparmiarsi, la voce di chi non ha rimpianti perché quello che si è vissuto ci regala qualcosa di troppo prezioso: l’esperienza. Un viaggio lungo il mare, che scava dentro l’amore e le emozioni, una richiesta di restare umani, nel conforto di un abbraccio, come in Lampedusa, brano in cui non si scade nella solita retorica, ma che riflette lo stato d’animo di chi vive questo migrare disperato (“Cadere in briciole/Crollare e rompersi/Poi genuflettersi/Strapparsi il cuor”). In Abbracciami Ginez trascina la sua band in un blues alcolico in cui l’uomo odierno tenta di sfuggire ad una società che rimorchia tutto, persino i sentimenti. Ci fa pensare un po’ a De Andrè, un po’ a Vinicio Capossela, un po’ anche a Guccini, ma lo infonde di suoni nuovi, anche se la sua voce impossibile non dire ci ricorda quella di Tom Waits. Chiediamo a loro direttamente quali sono le ispirazioni, le aspirazioni e i sogni…
I VOSTRI SUONI SONO SICURAMENTE UNA MISCELA DI AVVENTURE, ESPERIENZE E VITA, I TESTI RACCONTANO TUTTO QUESTO, PER QUESTO SIETE DEI VERI E PROPRI CANTAUTORI. VI ISPIRATE A UN CANTAUTORE IN PARTICOLARE?
Vorrei esprimere innanzitutto che il cantautorato italiano classico ha sicuramente influenzato le nostre canzoni. Come tutti i musicisti siamo un po’ il risultato di quello che abbiamo ascoltato e che in un certo modo è intrinseco nella nostra modalità di espressione. Ispirarsi ad un cantautore credo che non voglia dire scrivere un brano decidendo di seguire la linea di qualcuno, ma ritengo che sia inevitabile che una canzone, che normalmente nasce di vita propria, possa assimilare un certo tipo di influenza.Non credo alle canzoni a tavolino, credo più a quelle di pancia.
QUANTO E’ DIFFICILE AFFERMARSI IN QUESTO SCENARIO ITALIANO?
Dipende cosa si intende quando si dice “affermarsi”. Se parliamo di luoghi dove esprimere la propria musica, direi che c’è ancora parecchia strada da fare, siamo un po’ troppo chiusi nelle nostre regioni dove creiamo dei micro sistemi culturali e tutto viene schiacciato da una pseudo cultura di massa, governata da produttori diventati uomini d’affari. Ritengo che il modo migliore per affermarsi sia creare un bacino di ascolto sincero, che sappia raccogliere quello che c’è di interessante nella proposta che viene fatta. Affermarsi non significa diventare celebri.
QUANTA LIGURIA C’E’ NEI VOSTRI BRANI?
Questa è una bella domanda: ,la Liguria è certamente molto presente nei nostri brani, il mare, costante continua nei nostri testi, è sicuramente quello della Liguria, siamo figli di Montale, di Calvino, siamo cresciuti con le loro poesie e come tutti i Liguri ,siamo arroccati sulla nostra terra impervia di colossi che si bagnano i piedi nel mare. Capaci ad abbandonare questa terra, perché chiamati da quell’orizzonte lontano ,ma sempre pronti a tornare, come uccelli che hanno deciso di emigrare.
DOVE SUONERETE PROSSIMAMENTE? DOVE POSSIAMO ACQUISTARE IL VOSTRO DISCO?
I prossimi concerti saranno nella nostra ben amata Liguria e abbiamo alcune date da definire per spostarci in altre regioni. Comunque sulle nostre pagine social potrete trovare tutti gli aggiornamenti necessari per seguirci dal vivo.Il nostro disco come supporto fisico si può acquistare durante i nostri concerti,altrimenti potrete scaricarlo tranquillamente nei più importanti digital store.