Dal 13 al 26 maggio Lush presenta la campagna #IVoteNature promossa in collaborazione con Birdlife International in 297 negozi Lush in 17 paesi europei.
In Italia Lush sostiene le proposte di Lipu al Parlamento europeo 2019-2024 con una campagna volta a ricordare che la natura si trova in
grave pericolo e i cittadini possono garantirne la tutela.
Milano, 13 maggio 2019 – Lush, brand etico di cosmetici freschi e fatti a mano, supporta Birdlife International con la campagna europea #IVoteNature, dedicando le vetrine di 297 negozi in 17 paesi a immagini iconiche di tesori naturali nazionali.
Una campagna per ricordare che la natura si trova in sempre più grave pericolo e i cittadini possono garantirne la tutela. Dal 13 al 26 maggio, Lush in Italia si affianca ancora una volta a Lipu, la più importante associazione italiana per la tutela degli uccelli e tra le più importanti d’Europa per la conservazione della biodiversità, partner italiano di BirdLife International, la più grande federazione mondiale per la conservazione degli uccelli e della biodiversità.
Il brand inglese sostiene le proposte per il Parlamento europeo 2019-2024 redatte da Lipu, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica alla tutela della natura e di promuovere una maggiore informazione relativamente a sei grandi temi: proteggere i siti Natura 2000, riformare le politiche agricole in un’ottica di reale sostenibilità, invertire il declino della specie, salvare i mari e gli oceani, combattere con efficacia i cambiamenti climatici, rafforzare i progetti di cultura ecologica, educazione e volontariato ambientale.
Di fronte alle sfide socio-ambientali del prossimo futuro – dichiara Danilo Selvaggi, direttore generale della Lipu – ogni singolo deputato europeo, con la sua azione, può e deve fare la differenza. Le proposte che presentiamo oggi hanno lo scopo di aiutare i futuri parlamentari ad assumere le migliori decisioni a favore della natura, per tutelare il patrimonio naturale europeo, migliorarne il presente e consegnarlo nelle migliori condizioni possibili alle future generazioni.
Chiediamo ai parlamentari e ai gruppi politici – prosegue Selvaggi – un vero cambio di marcia ambientalista e a i cittadini di sposare il progetto europeo, esigere di più dall’Europa e partecipare alle elezioni, dando il voto a chiunque dimostri di avere davvero a cuore il bene della natura. Il quarantesimo anniversario della Direttiva Uccelli, che cade proprio quest’anno, sia di buon auspicio per un’Europa ancora più ambientalista.”
La campagna #IVoteNature vuole porre l’accento sulla necessità di rafforzare le politiche di conservazione di specie e ambienti sulla scia delle buone politiche che l’Unione europea ha dimostrato di saper attuare nella legislatura 2014-2019.
Angelo Caserta, direttore generale di Birdlife Europa commenta- “Votare per la natura equivale a scegliere candidati che hanno a cuore la crisi climatica e la tutela della biodiversità e, cosa più importante, hanno intenzione di fare qualcosa a riguardo. Ogni giorno vediamo sempre più cittadini prendere posizione in difesa della natura e ci auguriamo che questa campagna possa ricordare a tutti i cittadini europei di ricordarsi della natura anche in fase di voto.”
Sono infatti allarmanti i dati relativi allo stato della natura ed è necessaria una maggiore consapevolezza delle azioni che possono essere intraprese dai singoli cittadini e da chiunque verrà eletto al Parlamento europeo dal 26 maggio.
Nel mondo:
– Tra il 1970 e il 2014 il 60% delle specie selvatiche è scomparso
– Ogni anno 25 milioni di uccelli vengono uccisi illegalmente nel Mediterraneo
– Oltre 200.000 uccelli marini muoiono ogni anno presi nelle reti da pesca commerciale
– Le specie agricole sono diminuite del 55% nelle ultime tre decadi e sono oggi il gruppo di uccelli più minacciati in Europa
– Le tortore sono diminuite del 78% in Europa dal 1980
– Solo negli ultimi 50 anni, l’intera popolazione di mammiferi, uccelli, rettili e pesci è diminuita in media del 60%
– Il13% degli uccelli è a rischio di estinzione a livello mondiale
– In alcune parti d’Europa, la popolazione di api è diminuita del 50%
– Negli ultimi 50 anni la nostra impronta ecologica, ovvero il nostro consumo di risorse naturali, è aumentato del 190%
In Italia:
– Dal 2000 il numero di uccelli delle zone agricole è diminuito drammaticamente: il saltimpalo è calato del 71%, la rondine del 38%
– Il 62% delle specie di uccelli che nidificano in Italia è in uno stato di conservazione non favorevole (inadeguato o cattivo)
– In Europa, nell’ultimo secolo, è scomparso il 90% delle zone umide. In Italia, nell’ultimo secolo oltre il 64% delle zone umide sono scomparse.
– Il 40% degli habitat acquatici e delle specie che vi abitano si trova in uno stato di conservazione “inadeguato”, il 19% “cattivo, l’11% “sconosciuto” e solo il 29% “favorevole”.
– Dal 2008 al 2015 le api in Italia sono diminuite del 40% con un conseguente calo della produzione del miele del 50%
– Casi positivi grazie all’applicazione delle Direttive Europee e progetti finanziati dall’Unione Europea: popolazione di Gipeto sulle Alpi da estinta a oltre 40 coppie nidificanti.