Lush, brand etico di cosmetici freschi e fatti a mano, celebra a Napoli la Giornata Internazionale del Cane promuovendo un dialogo sul tema del randagismo per sensibilizzare al tema del benessere degli animali abbandonati e promuovere le adozioni dai canili.
Dal 26 agosto al 2 settembre il negozio Lush di Napoli devolverà l’intero ricavato delle vendite della crema mani e corpo Charity Pot a favore di associazioni attive nel territorio locale per difendere i diritti dei cani abbandonati. I volontari affiancheranno lo staff del negozio Lush Napoli in attività e iniziative online e condivideranno informazioni utili sul fenomeno del randagismo, sulle loro attività e sulla possibilità di adozione dei cani abbandonati.
La sensibilizzazione contro l’abbandono dei cani e la promozione dell’adozione di animali senza famiglia sono i principali obiettivi della Giornata Internazionale del Cane, nata nel 2004 per celebrare e dedicare attenzione all’animale da compagnia per eccellenza. Si ritiene che, a livello globale, il numero dei cani sia di circa 900 milioni e secondo stime dell’OMS, 200 milioni di essi sarebbero randagi.
Per l’occasione abbiamo fatto una breve intervista ad una delle volontarie dell’ ASSOCIAZIONE LEDA – IL RIFUGIO DI GIORGIA, una delle associazioni che saranno supportate da LuSh durante la Giornata Internazionale del Cane.

Quanto lavoro c’è per i volontari, soprattutto d’Estate?
Prendersi cura di un animale in difficoltà non significa soltanto salvarlo, quello è il primo passo di una lunga strada. Dietro ad ogni anima recuperata ci sono ore di veterinari, ore di cure, ci sono box da pulire, ciotole da riempire, medicine da somministrare e questo ogni giorno, anche quando c’è il pranzo di Natale ad aspettarti!
C’è l’impegno, l’amore, l’attesa. L’attesa che il cane riconquisti la propria dignità di cane ed in moltissimi casi che riconquisti la fiducia nel genere umano.
Vuoi raccontarci qualcosa dell’Associazione Leda?
Cosa posso dirti dell’Associazione?
Che Rossella nel corso degli anni ha trasformato un canile in una vera e propria casa per i cani, i box sono larghi, ci sono i gerani appesi ad ogni recinto, c’è l’area sgambamento con le piscinette. Ti dico che i cani non sono chiusi 24 ore su 24 ma che, a turno, ogni giorno vanno a passeggio o a giocare in area sgamb.Che ogni volta che entro in un canile esco in lacrime, invece quando vado da Rossella torno a casa con qualche sorriso in più perché i cani che ci sono sono tutti figli suoi e questo si nota a vista d’occhio.
Come si possono supportare le associazioni e come si diventa volontari?
Con le donazioni, perché essendo un rifugio privato non ci sono sovvenzioni statali, ma soprattutto venendo al rifugio ad aiutarci! Come dicevo prima ci sono ciotole da riempire, acqua da cambiare, box da pulire, panni da lavare, cani da portare a passeggiare. Ci sono le terapie da somministrare, gli imprevisti da affrontare…insomma più braccia, gambe e cuori siamo, meglio stanno loro.Come diventare volontari? Semplicemente amando i cani ed esser disposto a dedicare loro un po’ del nostro tempo.

Una storia a lieto fine che ricordi?
Ho tantissime storie a lieto fine da raccontare, avevo pensato di parlarti di Uga, di Thea, di Sasha, ma ti parlerò di quando Rossella, contattata da alcune persone e, scortata dai Carabinieri, ha recuperato un cucciolo di pitbull, Ottavio, legato fuori ad un terrazzo e trovato in una pozza di sangue perché il proprietario l’aveva picchiato con un bastone. Ottavio in quel pestaggio ha perso l’udito ma ora ha trovato una famiglia che lo ama ed un fratello a 4zampe con cui giocare.
Ti parlo anche di Sebastian il gigante buono, un maremmano enorme, recuperato durante un sequestro della polizia. Tra mastini, setter, maremmani c’era anche Seby, tenuto legato in una buca, quindi sempre al buio. Seby a causa di questo trattamento aveva sviluppato una malattia agli occhi, Rossella l’ha fatto operare, lo ha ospitato a casa sua, gli ha messo, per mesi e mesi, ogni tre ore le gocce negli occhi, lo ha rimpinzato di cibo e rimesso in forze e proprio qualche giorno fa i suoi genitori umani ci hanno inviato le foto di lui in vacanza che fa il bagno nel lago tra le coccole di mamma e papà. Infine ricordo Alba, una Amstaff recuperata nelle campagne di Acerra, sola, infreddolita, affamata, spaventata.
Quando il cancello del rifugio si è aperto ed il furgoncino dell’associazione è entrato nel cortiletto, tutti, cani compresi, avevamo capito che da li dentro sarebbe uscito un cane in serie difficoltà, Alba, infatti, portava dentro se 10 cuccioli che sarebbero nati da li a poche ore!
ASSOCIAZIONE LEDA – IL RIFUGIO DI GIORGIA nasce nel 1998 grazie all’amore incondizionato che la Sig. ra Rosa Pezzella nutre nei confronti degli animali.
Dopo molti anni e tante lotte il comune di Acerra, nel 2008, ha assegnato all’associazione un terreno confiscato al clan camorristico dei Grimaldi, il rifugio attualmente ospita una cinquantina di cani e nel corso di questi 25 anni ha curato e salvato oltre 2500 cani.
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