Il Natale dovrebbe essere un periodo di serenità spirituale, dove si rinnovano i legami di amore e fratellanza, di amicizia e di lealtà verso il prossimo. Questo Natale invece sarà ricordato per sempre per la scomparsa di un “Pilastro” della musica mondiale, nel giorno più felice dell’anno ci ha lasciati il grande George Michael.
È davvero strano pensare che lui, che cantava il Natale con la sua bellezza e la sua gioia, ci abbia lasciati proprio in questo così felice giorno, ma si sa al destino non manca certo il senso dell’umorismo. Artista volubile e camaleontico, con una carriera vissuta al fianco dei migliori (quando il migliore non era lui), George (il cui vero nome ricordiamo essere Georgios Kyriacos Panayiotou) non ha retto a quella che momentaneamente è stata diagnosticata come insufficienza cardiaca. Per etica personale non citerò eventuali problemi dell’artista legati alle droghe, in quanto credo sia solo la musica a dover parlare, ma citerò i tanti nomi di persone che hanno avuto l’onore di dividere il palco con lui: Andrew Ridgeley (compagno nei Wham), Aretha Franklin, Stewie Wonder, Elton John, Queen, Madonna e molti altri ancora.
La sua musica, sempre molto gradita anche a chi non è fan del genere o dell’artista, ha segnato più epoche sempre con picchi di eccellenza,partendo dalla disco dance di “Bad Boys” o di “Wake me up before you go go” all’ormai classicissima di Natale “Last Christmas”. George ha sempre saputo imporre la propria voce nei circuiti più ambiti della musica. Risoltasi poi l’esperienza nei Wham, George ha continuato ad incantare il mondo intero con le sue doti e giusto per citare uno dei tanti pezzi che andrebbero ricordati, ricordiamo la celeberrima “Careless Whisper” che molte giovani coppie ha fatto innamorare.
Una carriera che potremmo definire nella media (12 album in studio), ma che è prova tangibile della qualità a dispetto della quantità musicale dei tempi moderni. Memorabili le esibizioni, nel ’92, con i Queen in ricordo di Freddie Mercury e, solo un anno prima, nel ’91, con Elton John per festeggiare una ritrovata amicizia. Un uomo, un’icona, sopra e sotto il palco, infatti Michael spesso ha lasciato parlare di se per condotte sessuali o rapporti legati a sostanze stupefacenti il cantante non s’è però mai molto preoccupato di ciò, e seguendo, anzi, quello che era il suo pensiero di libertà e di rispetto offrì al pubblico la criticatissima “Outside” un pezzo disco funky dove si capisce chiaramente qual’è la posizione dell’artista in merito alla questione omosessuale di quei tempi.
E’ stato, questo, un anno davvero infausto per la musica mondiale tante perdite di spessore, non che le altre non lo siano sia chiaro, ed il solito semplice e martellante dubbio: Via da noi tutti questi enormi autori, dopo chi ci sarà? Chi porterà avanti la musica mondiale con spessore e qualità? Chi disegnerà le nuove linee di un’arte troppo spesso sottovalutata e sfruttata da uomini senza scrupoli che pensano solo al guadagno finale?
Che dire…ti ho conosciuto con “Shoot the dog”, ti ho rispettato con “Outside” e ti ho apprezzato con “Last Christmas”, ma ora è tutto diverso. Sono solo felice che, sul quel grande palco dove vi immagino tutti, adesso anche tu potrai continuare ad esibirti.
Buon Viaggio George