Vincono la 72esima edizione del Festival di Sanremo Mahmood e Blanco con Brividi, testo di grande sensibilità che parla d’amore. Seconda Elisa con O forse sei tu. Terzo Gianni Morandi con Apri tutte le porte.
Brividi è stata la canzone più ascoltata in un solo giorno su Spotify con 3.384.192 stream in 24 ore.
E’ stato un festival ambiguo, a tratti un po’ scontato. Dalla demodèe Iva Zanicchi, alle stonature di giovani “artisti” abituati a sentire la loro voce “aggiustata” dalla bravura dei fonici. La grande grinta l’hanno dimostrata quelli di un’altra generazione come Gianni Morandi, soprattutto nel duetto con Jovanotti che ha smosso tutto il pubblico dell’Ariston. O come Donatella Rettore, che insieme a Dito nella piaga ci hanno trasmesso una forte energia. Di questo festival salvo La rappresentante di lista, che ha fatto nascere il nuovo tormentone del 2022. Salvo l’orchestra e tutti i comuni mortali che hanno lavorato dietro tutto questo spettacolo. Salvo anche Grignani che in modo incontrollato ha girovagato tra il pubblico. Salvo Giovanni Truppi che ha portato un pezzo d’autore, forse nel luogo sbagliato. Salvo anche Achille Lauro, per la sua sensibilità, anche se credo che non dovrebbe fare il cantante. Salvo Drusilla Foer che non ci ha tediato e con semplici parole è rimasta nei nostri cuori, ma anche Maria Grazia Giannetta che ha spiegato come si fa lo spettacolo. Salvo Amadeus che sa fare il suo mestiere. Salvo il Fantasanremo, anche se non ho vinto. Salvo i Maneskin che sono di un livello superiore rispetto ai cantanti di quest’anno. Salvo anche Mahmood e Blanco che hanno saputo farsi amare con scaltrezza e intelligenza. Salvo Loredana Bertè, sempre.