Esce venerdì 16 settembre 2022 “Mi hanno detto che”, il primo singolo di Argo, prodotto da Trem, dopo più di un anno senza alcuna pubblicazione. Il singolo in questione rappresenta una frattura di un equilibrio fittizio che l’artista si era creato in successione ad alcune difficoltà personali che affronta nel testo, come disturbi d’ansia e dipendenza.
Argo compromette la propria “stabilità di facciata” accettando l’irruenza di un periodo passato che continua a pesare e a condizionare le sue aspettative e la sua concezione di sé. Il brano, accompagnato esclusivamente da alcune note di pianoforte e violino curate da Trem, trascina un’atmosfera soffocante ma anche consapevole.
Ciao Argo, benvenuto a Senza Linea e complimenti per la tua musica. “Mi hanno detto che” è il tuo primo singolo, un brano molto toccante.
Ciao, grazie mille! Si, “Mi hanno detto che” è un brano autobiografico e nasce da un’esigenza: sentivo il bisogno di dirmi la verità. Non riuscivo a capire cosa, nella mia vita, fosse fuori posto a tal punto da farmi tornare delle difficoltà che pensavo di aver già superato. Mi è servito molto mettere nero su bianco ogni cosa, mi ha fatto capire di dover affrontare i problemi con armi diverse dall’indifferenza.
La musica ti ha aiutato nella tua difficile esperienza?
Assolutamente si, la musica mi ha aiutato eccome! In terapia ho scoperto l’importanza e il valore dell’autoanalisi, uno step fondamentale per essere più consapevoli, e scrivere, fare musica e confessarsi con se stesso è un metodo che con me funziona moltissimo.
Tu hai già pubblicato un album. Cosa è cambiato da “Cenere”?
“Cenere” è un album che mi ha fatto capire molte cose. Ero più immaturo, prendevo le cose con più superficialità, volevo dire la mia ma come volevano gli altri. In quel periodo stavo ancora formando lai mia persona, l’identità artistica era a dir poco acerba. Ciò nonostante non rinnego nulla di quell’album, musicalmente ancora lo apprezzo. Ora mi sento una persona più consapevole, sincera e libera e la musica risente inevitabilmente dei cambiamenti personali, di conseguenza direi che tra “Cenere” e le nuove tracce la principale differenza è che ho smesso di preoccuparmi degli altri e ho iniziato a fare qualcosa che mi rispecchia di più.
Cosa ti aspetti dal futuro?
Questo è un domandone, sopra4u4o perché non sono una persona che ama crearsi aspettative, non è sempre una buona idea haha. Spero solo di essere sempre più felice e soddisfatto di me stesso e di quello che faccio, incrocio le
dita sperando che le cose nuove che ho in mente piacciano a chi vorrà ascoltarle, spero di poter essere stimolante per qualcuno.
Hai dei live in programma? Usciranno a breve altri singoli?
Probabilmente quest’anno avrò modo di esibirmi un pò più di volte rispetto a prima e, in tutta onestà, non vedo l’ora, il palco mi regala una sensazione senza eguali.
Sicuramente pubblicherò un altro singolo a breve, poi ho tantissime cose in programma ma non
voglio anticipare più del dovuto.
BIO:
Argo nasce nel 2016, l’anno in cui si trasferisce con i suoi genitori da Brescia a Roma, dove vive gran parte della sua famiglia. Cresce ascoltando tanta bella musica, prendendo molta ispirazione soprattutto dal primissimo rap italiano e da importanti cantautori come Rino Gaetano e Vasco Rossi. Nella città lombarda, oltre agli amici, saluta la sua innocente spensieratezza e i suoi ritmi rilassanti. Il caos e la frenesia della capitale travolgono un sedicenne abituato alla vita di provincia, che inizia ad impegnarsi sempre di più in qualcosa che ha sempre e solo visto come un passatempo senza impegno: la scrittura. Comincia un vero e proprio interesse nei confronti della scelta delle parole, iniziando ad esercitarsi nel freestyle e nella stesura di testi.
La sua passione si sposta dalle panchine dei parchi comunali ai palchi dei locali della periferia romana (Defrag, Spin Time, Ex Magazzini, Atlantico, ecc). Tra il 2019 e il 2020 pubblica un album di undici tracce (Cenere) e un EP di cinque (Caro Diario) distribuiti da Thaurus Publishing. Nel 2021 pubblica svariati singoli distribuiti da The Orchard, cercando di trovare la strada più giusta da percorrere. È presente in “Stanotte”, una traccia di Commi pubblicata nell’EP “Luci” del 2021 e scrive su una produzione di Moci il pezzo “Nudo”, pubblicato a giugno dello stesso anno. D’ora in poi si concentra sul suo rapporto collaborativo con Trem, smettendo di pubblicare nuovi brani per più di un anno per definire meglio la sua identità artistica.
Argo non riesce a svincolare i suoi testi dalla sua persona e dalle sue esperienze dirette e, in quanto membro attivo della famigerata “Gen-Z”, non riesce a fare a meno di vomitare nelle sue canzoni tutte le sue ansie, preoccupazioni e angosce dettate da una spaventosa quanto affascinante incertezza sul domani. Argo è un ragazzo normale che tocca i suoi tasti più dolenti in ogni verso, mostrando le sua fragilità come prova della sua forza. Scrive e canta i suoi testi perché è l’unico modo in cui riesce ad essere completamente sincero con sé stesso.
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