I Campioni d’Italia onorano fino alla fine lo straordinario torneo disputato: il Napoli, per l’ultima volta allenato da Luciano Spalletti, batte 2-0 la retrocessa Sampdoria e saluta nel migliore dei modi un “Maradona” ancora una volta stracolmo di passione.
Grandi emozioni nel prepartita, con l’ex Quagliarella che, in lacrime, ha dato l’addio al calcio tra la sua gente: è capitata proprio sulla testa del centravanti di Castellammare l’occasione più ghiotta di un primo tempo giocato a marce ridotte dal Napoli, che pure ha avuto a lungo il possesso della palla.
Gli azzurri hanno sbloccato l’incontro a metà ripresa con Osimhen, freddo nella trasformazione del rigore da lui stesso procuratosi.
A chiudere nel migliore dei modi la stagione è stato poi Simeone, che ha trovato il raddoppio a pochi istanti dalla fine con uno splendido destro da fuori area: commovente l’omaggio a Maradona del Cholito, che ha esibito ai tifosi una maglia di D10S regalatagli da Claudia Villafane, storica compagna di vita del Pibe.
Emozionante la consegna della Coppa ai Campioni d’Italia, che Capitan Di Lorenzo ha alzato al cielo in un tripudio di fuochi d’artificio, ma forse il momento più toccante di una serata proseguita con lo show condotto da Stefano De Martino, è stato il giro di campo con cui uno Spalletti visibilmente commosso ha salutato il pubblico partenopeo.
Il tecnico di Certaldo, oltre ad aver plasmato un Napoli capace di vincere incantando in Italia e in Europa, è saputo entrare nella mente dei suoi ragazzi e nel cuore di un popolo, che dopo le ingenerose critiche ricevute al termine di una stagione terminata comunque con il ritorno in Champions, ha finalmente tributato il giusto affetto a un uomo forse spigoloso, ma sicuramente genuino e leale.
Mentre la città continuerà giustamente a festeggiare uno scudetto storico, la società deve iniziare a guardare al futuro: prima ancora della scelta del nuovo tecnico, andrà definita la spinosa situazione che riguarda il DS Giuntoli, promessosi alla Juventus ma ancora legato al club azzurro da un anno di contratto.
De Laurentiis, irritato dai contatti tra i bianconeri e l’ex DS del Carpi, non sembra intenzionato a liberarlo, e potrebbe addirittura costringerlo a restare a Napoli con un ruolo, di fatto, marginale, visto che l’attuale capo scouting Micheli sta seguendo in prima persona le trattative di calciomercato.
Quello del tecnico, nel frattempo, sta diventando un autentico casting, visto che AdL ha recentemente dichiarato che la lista di papabili allenatori sarebbe composta addirittura da 40 candidati.
Al di là della boutade con la quale il presidente ha voluto prendere tempo, ad oggi è effettivamente complicato prevedere chi siederà sulla panchina azzurra al via del prossimo campionato: accantonate, pare, la suggestione Luis Enrique e la candidatura di Italiano, sul tavolo restano tanti nomi più o meno probabili.
L’ex Roma Luis Garcia pare sia stato addirittura a cena con De Laurentiis, la FIGC ha escluso contatti tra il Napoli e Mancini, mentre Rafa Benitez, intervistato da Sky, non ha escluso un suo ritorno a Napoli, dicendosi carico, pronto a vincere e in attesa di una chiamata.
Tante ipotesi e pochissime certezze, dunque, ma il buon Aurelio ha abituato tutti a stupire con colpi di scena e nomi mai usciti sulla stampa, come dimostra l’illustre precedente di Ancelotti.
Non resta che godersi un’estate da Campioni, dunque, in attesa del prossimo colpo di teatro Made in AdL.