Eusapia Palladino, pugliese di origine, nel 1871 fu accolta a Napoli da una famiglia originaria di Minervino Murge. Per caso furono notate le sue supposte doti medianiche. Per puro caso entrò in contatto con il napoletano Giovanni Damiani, uno dei pionieri dello spiritismo italiano, che la prese sotto la sua ala protettrice instradandola verso la carriera di medium. La condusse a Roma, dove partecipò a un intenso programma di ‘sedute sperimentali’, ma dopo otto mesi, Eusapia decise di ritornare a Napoli, e dopo poco si sposò. Nel 1886, tuttavia, avvenne un incontro che le cambiò la vita: quello con il medico napoletano Ercole Chiaia, appassionato e studioso di scienze occulte che la convinse a ritornare a coltivare i suoi poteri. Iniziò così la sua carriera di Medium. Ormai a Napoli tutti parlavano dei suoi poteri: legata a una sedia o trattenuta per le braccia da chi era presente, aveva la facoltà di attrarre e far sollevare mobili, far udire rumori di martello sui muri, sollevarsi in aria, emanare dal corpo fiammelle di luce, plasmare forme di argilla senza toccarla, sollevare e far volteggiare in aria tavolini. Fino a quel momento Cesare Lombroso che non aveva raccolto la sfida di sbugiardare la medium, si era tenuto in disparte, ma vista la grande risonanza che via via si andava facendo attorno al nome e ai poteri della Palladino, trovandosi a Napoli decise di studiare Eusapia in due sedute, nel corso delle quali si produssero levitazioni di mobili, scie luminose, suoni e colpi. Tutto questo colpì il Lombroso che ne fù profondamente turbato, non dubitando della genuinità dei fenomeni accaduti in sua presenza divenne uno dei suoi principali sostenitori contribuendo così a far crescere la fama della MEDIUM. Tutto questo portò molti giornalisti, a essere a favore dello spiritismo credendo ai poteri paranormali della Palladino, mentre per altri, grandi contestatori dello spiritismo, la accusavano di essere una ciarlatana. Fu così che dopo il rifiuto della medium di permettere che qualcuno si mettesse sotto il tavolo per tenerle le caviglie con le mani, e di far levitare un tavolo stando in piedi i poteri di Eusapia iniziarono ad affievolirsi. I suoi sostenitori affermavano che ciò era da attribuirsi alle sue peggiorate condizioni di salute. Morì a Napoli il 16 maggio 1918. (Da Wikipedia e Treccani.it)
un incontro con gli spiriti
Erano i primi anni del ‘900, in una stanza buia dei sotterranei del magnifico palazzo dell’Università Federico II si radunarono venti persone: professionisti da ogni parte del pianeta,tra i quali il padre della biochimica Filippo Bottazzi il premio nobel Marie Curie, Hereward Carrington, Hugo Musterberg dell’università di Harvard. Tutti erano attorno ad un tavolo dove era legata una donna quella donna si chiamava Eusapia Palladino, volevano studiarla, capire se era tutta una finzione o verità
. Fù una lunga ed estenuante giornata, alla fine dinanzi all’ennesimo fenomeno inspiegabile, altri invece pieni di banali trucchi di magia, decisero di archiviare il caso non volendo approfondire la cosa. Eusapia fu bollata come una prestigiatrice e truffatrice, lasciando all’oblio della memoria i fenomeni paranormali che nessuno scienziato seppe spiegare.
Da quel giorno la donna additata come truffatrice, visse in estrema povertà in un basso del Buvero di Sant’Antonio.
SI RACCONTA, che ancora oggi, nei seminterrati dell’Università, di sera si possono udire i singhiozzi sommessi di un’anima inquieta. Dicono che potrebbe essere lo spirito dalla donna evocata dalla medium durante gli esperimenti ai quali fu sottoposta.