La squadra azzurra non può rinunciare all’Europa che conta
Alla fine quello che molti tifosi del Napoli temevano si è verificato: l’avvicendamento in panchina tra Spalletti e Garcia non è stato un buon affare. Da quando l’ex allenatore dell’Al-Nassr ha traslocato sotto il Vesuvio, i partenopei non solo hanno stentato a fare risultato ma hanno faticato a capire come disporsi in campo. Raspadori con Garcia gioca praticamente ovunque, anche come centrocampista arretrato, dopo che con Spalletti ricopriva, con successo, il ruolo di esterno alto. Quando oggi l’ex Sassuolo entra in campo appare spaesato, e con lui anche K’varatskhelia, che, obbligato a giocare più vicino a Osimhen, fatica a fare la differenza perché non può più svariare partendo da lontano. Larabbia del georgiano ogni volta che viene sostituito non è una casualità, quanto il frutto di un disorientamento generale che sta interessando tutti, in particolare i campioni una volta intoccabili come Osimhen. Il fatto che quest’ultimo venga sostituito quando la squadra ha più bisogno di lui per vincere una partita – come in occasione di Bologna-Napoli 0 a 0 – non convince nessuno. Nemmeno De Laurentiis, che dopo la brutta sconfitta contro la Fiorentina per 3 a 1 avrebbe voluto sostituire Garcia con Conte, che per ora ha rifiutato perché vorrebbe stare con la sua famiglia. Il piano B, non ancora del tutto accantonato, è Tudor, che offre un calcio propositivo e aggressivo e che dispone della grinta necessaria per ricompattare l’ambiente. Vedremo se toccherà o meno a lui risollevare le sorti del Napoli. Quel che è sicuro è che l’attuale classifica non tranquillizza e che c’è bisogno di una certezza in panchina, cheoggi non risponde al nome e al cognome dell’attuale allenatore. Tra tante cattive notizie per fortuna c’è anche una buona notizia: la prossima Champions League, tabellone alla mano, non è per nulla distante.
Anche gli scommettitori ci credono
Sebbene il Napoli stia vivendo un periodo difficile, tra risultati deludenti e possibili avvicendamenti in panchina, non può non lottare per traguardi importanti. Dopo aver conquistato meritatamente lo scudetto la scorsa stagione, deve provare a bissare quello storico successo che mancava da più di 30 anni, sebbene il gap con la prima della classifica, il Milan, risulti importante. Se a maggio scudetto non sarà, il Napoli è tuttavia obbligato a strappare un pass per la prossima Champions League, obiettivo minimo vista la crescita negli anni del club azzurro. Guardando ai valori delle altre squadre che in Serie A lo precedono, per esempio a quelli della Fiorentina, non è certo un’impresa impossibile, come ci ricordano le principali scommesse online che puntano tutto, o quasi, sul devastante duo di attaccanti Osimhen-K’varatskhelia, che pochi club in Europapossono vantare. Se questo duo tornerà a sorridere, divertendosi sul rettangolo verde come durante l’era Spalletti, non ci saranno problemi: la partecipazione alla coppa dalle grandi orecchie sarà certa. Per quanto riguarda invece lo scudetto il discorso si fa più complesso: le milanesi nonostante qualche stop stanno dimostrando di essere le più attrezzate e questa Juventus senza coppe è una mina vagante.
Il cammino non esaltante di Roma e Lazio fa ben sperare
Raggiungere la Champions League per il Napoli non è così impossibile grazie anche alle “disgrazie sportive” di alcune sue rivali dirette, in particolare di Roma e Lazio. Le due romane, come risaputo, hanno vissuto un inizio di stagione complesso che le sta tenendo lontane dalla parte alta della classifica, sebbene recentemente ci sia stata un’inversione di tendenza. La Roma sta sfruttando la vena realizzativa di Lukaku mentre le Lazio sta rifiatando dopo il bel 3 a 2 sull’Atalanta. Approfittare del loro ritardo è per la squadra di Garcia fondamentale, se vorrà dare un senso a questa annata difficile che per ora è lontana anni luce rispetto a quella del suo predecessore.