Un ritorno in grande stile
Da qualche giorno è disponibile il nuovo capitolo del franchise NBA 2K, da molti considerato uno dei migliori giochi sportivi in circolazione . Visual Concepts e 2K Games stanno rendendo la saga sempre più fedele alla realtà catapultando il videogiocatore all’interno del mondo del basket. Rispetto a NBA 2K19 sono state fatte ulteriori migliorie, ma sussistono ancora alcune problematiche come le microtransazioni troppo invasive.
Il cuore del gioco: la modalità Carriera
Avviato il gioco saremo accolti da una colonna sonora di grande qualità ed un menù con le classiche modalità di gioco: Gioca Ora, La mia Squadra, la modalità Carriera e La mia LEGA. Le modalità sono simili a quelle dei precedenti capitoli, ma presentano diverse novità sostanziali, quella che ha ricevuto un restyling più evidente è La modalità Carriera che è il cuore di NBA 2K20.
Quest’anno questa modalità è stata notevolmente migliorata, una volta avviata dovremo creare il nostro atleta utilizzando l’editor o l’applicazione mobile MyNBA2K20 che sfrutta la fotocamera del nostro device mobile.
L’editor è molto ricco e completo, comprensivo di uno strumento dove potremo controllare l’evoluzione del nostro avatar; potremo anche simulare alcune partite per vedere se il nostro alter-ego ripagherà nel tempo le nostre aspettative, una novità molto interessante che ci farà risparmiare molto tempo.
Creato il nostro giocatore verremo catapultati nella trama del gioco, una storia di grande pregio che ha coinvolto il campione LeBron James, che ha curato il progetto. Durante la corsa verso il successo ci troveremo a dover fare i conti con noi stessi, con la nostra moralità e con le nostre debolezze. Nel gioco recitano attori del calibro di Rosario Dawson e Idris Elba oltre a comparse come lo stesso LeBron, Jerry Lorenzo e Mark Cuban.
Il taglio cinematografico della modalità carriera, anche se intrigante, rende l’inizio del gioco lento e con poche sessioni di gioco. Il sistema di gestione delle risposte è stato semplificato. prima del del Draft, ci ritroveremo ad molti video (skippabili n.d.r.) e poche sessioni di gioco . Questa fase è apprezzabile per chi ama la componente narrativa, ma potrebbe infastidire chi sceglie questo genere di giochi per “l’azione”, una volta che inizieremo la nostra carriera nell’ NBA, fortunatamente, il gioco prenderà il sopravvento sulla narrazione.
Hub ridimensionato e sistema di progressione più meritocratico
In NBA2k19 era stato inserito un vero e proprio hub esplorabile dove si potevano incontrare altri giocatori, acquistare gadget, migliorie o modificare il proprio look. Il tutto è stato ridimensionato e trasformata in un zona dove riceveremo bonus temporanei alle nostre specifiche tecniche. 2K pensato di dare maggior risalto al gioco offrendo quindi un’esperienza che pone il gioco al di sopra di tutto.
La Progressione e il il “problema” delle microtransazioni
Il sistema di progressione del giocatore è fortunatamente meritocratico e tiene conto delle abilità del giocatore. Sono comunque presenti dei bonus acquistabili o accumulabili tramite delle sfide, ma a differenza di NBA 2K19 sono meno utili. Se si vuole crescere in fretta si può fare ricorso alle microtransazioni, ampiamente criticate nel precedente capitolo, in NBA 2K20 sono addirittura, più invadenti; è presente un casinò con vere e proprie slot machine (…e stiamo parlando di un titolo PEGI 3 n.d.r.).
2K ha cercato però un modo per premiare i giocatori più talentuosi e non solo quelli più fortunati o spendaccioni rendendo il gioco più meritocratico e strategico possibile, ma c’è riuscita in parte.
Le altre modalità
Il restyling riguarda anche la modalità La mia Squadra trasformato in un gestionale dove potremo far progredire la nostra squadra. Torna, però, lo spacchettamento di bustine dove la fortuna assumerà un ruolo fondamentale per vincere le tantissime sfide messe a disposizione da NBA 2K20.
Nella modalità Gioca Ora potremo giocare a partite libere, sono presenti le franchigie odierne ed alcune squadre “storiche”. Aggiunta WNBA, la Lega femminile di basket composta da 12 squadre e 140 giocatrici, l’approccio sarà totalmente diverso, davvero una bella aggiunta . La mia Lega, infine è una modalità che ci permetterà di affrontare un campionato con la nostra squadra preferita.
Tecnicamente parlando
NBA2k20 è un capolavoro con davvero pochi difetti, l’impressione è quella di non essere all’interno di un gioco, ma essere sintonizzati sul canale della NBA. La resa grafica è eccellente e addirittura migliore della già ottima grafica del capitolo dello scorso anno. Notevoli migliorie estetiche sono state effettuate anche sul pubblico, le arene, il parquet e le luci.
Giocabilità alle stelle, microtransizioni ancora fastidiose
Gran lavoro anche per quanto riguarda la giocabilità con la levetta analogica destra che useremo per tirare e fintare. Finalmente è stata eliminata la fastidiosa barra di intermezzo per il tiro introdotta con NBA 2K19. Gli attributi fisici come la fisicità, la robustezza, l’altezza e la velocità caratterizzano maggiormente i giocatori ed il loro stile. Questo sistema da un lato potrebbe scoraggiare i novizi del genere, dall’altro dimostra quanto NBA 2K20 sia meritocratico. Parliamo di un gioco che rispecchia perfettamente la volontà di 2K di realizzare l’eccellenza dell’intrattenimento sportivo.
La modalità Carriera merita una menzione speciale: il basket è al centro della perfetta narrazione e sebbene l’inizio non sia veloce, il resto è puro divertimento. Nota dolente le microtransizioni che sono una caratteristica presente in moltissimi giochi, ma nonostante le modifiche apportate rispetto al precedente capitolo, risultano invadenti e non in linea con la filosofia del basket.
Pro
- Grafica che rasenta il fotorealismo
- Gameplay più tecnico e dinamico
- Modalità Carriera migliorata notevolmente…
Contro
- … ma l’inizio è un troppo lento
- Le microtransizioni sono ancora invadenti
- Il gioco all’inizio potrebbe risultare ostico