Domenica 12 Aprile verso le 11.30,nel foyer del Diana,per “L’incontri al Diana”,verrà presentato il libro “Gli Scarpetta e i De Filippo una famiglia d’artisti“,di Giuseppina Scogliamiglio e Pasquale Sabatino,con letture e conversazioni di Maria Basile Scarpetta.Ingresso Gratuito.
Il volume raccoglie i risultati del progetto di studio Una famiglia d’artisti. Gli Scarpetta e i De Filippo promosso dal Dipartimento di Filologia Moderna “Salvatore Battaglia”e dal Master di II livello in “Letteratura, Scrittura e Critica teatrale” dell’Università degli studi di Napoli Federico II, e fa emergere un percorso ad oggi non ancora frequentato, segnato, tra l’altro, da un’impostazione metodologica chiamata a dar conto delle storie personali, delle estetiche, degli stili recitativi, delle tecniche, delle poetiche di una ‘difficile’ famiglia di artisti.
C’era una volta una famiglia-teatro che mai diventò una famiglia-famiglia, sempre avvinta ad una saga in cui si mescolavano amori e odii domestici, legami di sangue e interessi teatrali, in una successione dinastica piuttosto affollata e spesso attraversata da un dinamismo fortemente conflittuale. Il Novecento teatrale è stato marcato dalla presenza degli Scarpetta-De Filippo, che costituiscono quella che oggi chiameremmo una grande famiglia allargata, in cui si rinviene un magnifico intreccio di energie e di talenti, un grande carrefour di creatività, una consapevolezza artistica, universalmente riconosciuta, che spesso esalta figure debordanti dai limiti stessi della realtà drammaturgica, provocando perfino uno stato di disagio intellettuale, e che, muovendo da una visione problematica dell’esistenza, affronta criticamente la propria attività creativa, formulando, così, un originale concetto di genio artistico, col quale poi fondare le premesse di un’autentica autonomia dalle regole e dagli stili di scuole e botteghe sia pure di famiglia.
Gli Scarpetta-De Filippo, indiscussi maestri di teatro, sono portatori non solo di modelli teatrali nuovi, ma anche di una tradizione mai stanca e capace di inscenare un dialogo diretto con il passato, dando così voce a preziose scritture e ad abili messe in scena; ognuno è autore di un congruo numero di testi, tessiture teatrali costituite da fili che si intersecano, permangono, ricorrono, si modificano, determinando pure nuove soluzioni e linee di sviluppo ulteriori, in un gioco combinatorio continuo che dà la misura di una genuina invenzione drammatica, il cui senso è pregno pure di una napoletanità dal respiro universale. Napoli c’è ed è una Napoli di cui viene ricomposta la grande forza antropologica, però sfatandone, o meglio rivisitandone, in maniera altra e alta, gli stereotipi.
D’altronde, il senso di questa cosiddetta drammaturgia di famiglia non risulta mai esclusivamente interno al testo o alla messa in scena, ma sempre inter-extra-testuale: nasce dall’interazione di molteplici valori storici, sociali e culturali, riplasmati creativamente dalla prospettiva estetica di ciascun autore che non può non porsi in rapporto con la tradizione, per confrontarsi con essa e magari per rinnegarla o tentare di superarla in un’ottica diversa da quella consueta. Il continuum dei codici teatrali si determina e si precisa via via nella creatività di ogni artista, nelle differenti fasi della sua carriera, nei singoli testi.
Tutto questo ci obbliga a ripensare una storia organica e integrale della letteratura teatrale, cui attingere avanzando verso la convergenza di un duplice intento, storiografico, in quanto pronto a cogliere lo sviluppo attraverso la temporalità, e critico, in quanto volto ad evidenziare le peculiarità irripetibili e la ricchezza di ogni artista appartenente alla famiglia Scarpetta-De Filippo. (Pasquale Sabbatino e Giuseppina Scognamiglio)
Teatro Diana
Via Luca Giordano 64