L’annunciato Giorno della fusione è arrivato, e coincide esattamente con la data d’inizio delle avventure di Odessa, la nuova serie a fumetti Science-Fantasy di Sergio Bonelli Editore in edicola da oggi, 25 maggio 2019.
Con la fantascienza “pura” la Bonelli ha instaurato un rapporto di assidua frequentazione solo a partire dal 1991, quando fece il suo debutto in edicola l’Agente Speciale Alfa Nathan Never.
Da allora molto è cambiato, nuovi scenari si sono ampliati, con una tendenza a seguire una sorta di mainstream che è sempre stato sotteso alla narrativa “di genere” ed in particolar modo alla fantascienza di buona qualità: l’obiettivo di denunciare vizi e storpiature della società contemporanea ma senza far diretto riferimento a circostanze o personaggi che la compongono. Odessa, in questo senso, si presenta come una serie dalle enormi potenzialità per la sua dimensione narrativa che pur non priva di aspetti ludici, grafici ed artistici innovativi, può fare da specchio alla quotidianità.
Nasce infatti dall’impegno e dalla fantasia di Davide Rigamonti come un vero e proprio contenitore di mondi tutti differenti tra loro e costretti a convivere a stretto contatto dopo l’evento della fusione. Le possibilità espansive e su diversi filoni, dopo aver letto il primo numero, appaiono subito molteplici: del resto, lo stesso Antonio Serra – che fa da “supervisore” alla serie – ha dichiarato che parlare di Science-Fantasy non è una contraddizione ma anzi una voluta contaminazione tra generi che metterà in contatto tra loro specie e civiltà altamente evolute in fatto di tecnologia con altre rimaste ad una evoluzione tecnica primordiale, paragonabile a quella del nostro Medio Evo, un tratto caratteristico delle ambientazioni fantasy. Il tutto in una città europea che è stata travolta e stravolta e che ora ospita suo malgrado tutti gli scampati alla collisione dell’astronave Serraglio 457 adattatisi a vivere fianco a fianco.
Come storia introduttiva, “Dopo la fusione” è senza dubbio particolare perché lascia grande spazio all’azione e non si sofferma a lungo sui dettagli dei singoli personaggi o specie aliene, che sarebbero tanti e troppi da raccontare tutti insieme. Risalto maggiore è riservato a Yakiv Yurakin, quello che sembra essere “l’attore protagonista” di un film assolutamente corale: un personaggio peculiare, perché nasce per l’appunto dal suo essersi “mescolato” e fuso con uno degli alieni, non solo a livello fisico ma anche psichico.
Non diciamo di più per non sottrarvi il piacere della lettura, e parliamo invece della particolarissima tecnica di colorazione messa a punto da Mariano De Biase per caratterizzare al meglio le diverse specie e le ambientazioni per i disegni di Matteo Resinanti. A dimostrazione di come in Bonelli stiano anche lavorando sull’attualità dei prodotti ci sono un frequente abbandono della gabbia, una notevole percentuale di splash page, alcune altre che lo sembrano ma in realtà includono le vignette e rinunciano alla canonica cornice bianca: un espediente quest’ultimo che, abbinato all’eccellente e curato stile di Resinanti, si rivela funzionale ad un ritmo narrativo davvero denso.
C’è insomma un po’ di tutto per incuriosire gli amanti della letteratura disegnata e che in molti non esitano a definire “ottava arte”.
Una piccola chicca, per restare nel filone cinematografico: in allegato al numero 336 i lettori di Nathan Never hanno trovato in regalo il numero “Zero” di Odessa, non un pilot né un prologo, perché non è essenziale ai fini della comprensione del primo albo. Non va perso, tuttavia, perché esprime senza mezzi termini tutto ciò che di inedito la banda di Rigamonti intende proporre, e per la prima volta abbiamo provato quasi la sensazione di sfogliare un trailer!
Formato: 16×21 cm, colore
Pagine: 96
Soggetto: Davide Rigamonti
Sceneggiatura: Davide Rigamonti
Disegni: Matteo Resinanti
Copertina: Mariano De Biase
Colori: Mariano De Biase