Che strano, dice di amarmi ma io quest’amore non lo sento. Sarà che forse non mi ama?
Immagino che tutti abbiamo pensato, almeno una volta, qualcosa di simile.
Abbiamo dimenticato che sentire affetto per qualcuno non equivale a saperlo dimostrare.
Ci siamo così, lasciati trasportare da una sensazione di vuoto e di malessere dovuta al credere di non essere corrisposti. Molte coppie sono finite così perché non c’è peggior solitudine di avere a fianco una persona che pur volendoci bene non è capace di dimostrarlo.
L’incanto del sentimento è nella spontaneità che compare nei piccoli dettagli della vita quotidiana.
Non è necessario regalare luna e diamanti. Non è necessario dire in continuazione ti amo.
Quello che serve è un’autentica sincerità.
L’amore, l’affetto si può dimostrare in molti modi. Ciò che serve è che questi modi siano significativi per noi.
È necessario capire realmente di cosa l’altro ha bisogno.
Essere apprezzati, accettati, sentire intimità e passione sono i bisogni di tutti ma non dimentichiamo che ogni persona è diversa dall’altra e se vogliamo far sentire qualcuno speciale, dobbiamo conoscerlo.
È solo con la conoscenza dell’altro che possiamo compiere quei piccoli gesti capaci di fare la differenza.
Capaci di far percepire il nostro amore, il nostro volerci e saperci prendere “cura” dell’altro.
Ma, se non conosciamo prima noi stessi, se non dimostriamo amore prima a noi stessi, come facciamo a dimostrarlo all’altro? È impossibile.
Parole di rassicurazione, momenti speciali in cui godere di una totale attenzione, fare regali o compiere atti che alleggeriscono il peso delle responsabilità quotidiana o semplicemente tenersi per mano, abbracciarsi per istaurare un contatto fisico sono piccoli gesti che ci fanno percepire l’amore. Sono quei gesti che se autentici, vengono naturali. Se portano con sé un peso, un obbligo, o semplicemente sono vissuti come un dovere, allora, fermiamoci. Fermiamoci e cerchiamo di capire dove stiamo andando e cosa vogliamo. Cerchiamo di capire se il fardello che sentiamo è dovuto ad un periodo, all’abitudine o se ci è impossibile comunicare all’altro il nostro amore, perché forse quell’amore, non è un amore incondizionato ma una semplice dipendenza affettiva. Un vincolo che offusca i propri bisogni e ci incatena all’altro soffocando la nostra individualità.
Pensavo fosse amore

Psicologa ad indirizzo sistemico relazionale