La vita dei nostri giorni è cambiata molto rispetto al secolo scorso e all’ultimo decennio. In un società dominata dalla felicità, la fretta divora i momenti di pace e tranquillità di cui le persone possono godere. Dal momento in cui abbiamo potuto inviare un messaggio con risposta immediata all’altra estremità del mondo, la società ha dato per scontato che le lunghe attese dei tempi passati fossero finite, che i disagi dei lunghi periodi di tempo non dovessero più esistere. Ma la realtà è che ci sono ancora cose che hanno bisogno di maturazione, del tempo concreto per farle, dei momenti necessari per pensarle, e non possiamo rinunciare al piacere di vedere i progetti, anche i più piccoli, fiorire a poco a poco.
Tra gli aspetti della vita maggiormente influenzati dal ritmo rapido della società troviamo la psicologia e la salute mentale. Già da alcuni anni i centri medici diagnosticano sempre più spesso casi di stress e di ansia, e le persone, a causa della crescente pressione psicologica, sviluppano anche malattie fisiche con conseguenze molto negative sulla propria salute. Per questo motivo non sorprende che la richiesta di assistenza psicologica sia diventata sempre più frequente e necessaria. Questa pratica, che per anni è stata vista con pessimi occhi e riservata ai “pazzi”, ora si fa spazio con forza tra la popolazione, che comincia ad accettare la terapia con la stessa naturalezza di una seduta dal dentista.
L’influenza della pandemia
Gli effetti negativi della pandemia del Covid-19 non sono solo quelli che si sono potuti vedere e che vediamo in televisione: morti negli ospedali, sofferenze a causa della malattia, crollo dell’economia internazionale… Oltre a tutto questo, un altro problema di salute è costato la vita a molte persone che sono ricorse al suicidio. Il confinamento generale ha sottoposto alcune persone ad uno stato di solitudine e disperazione che non hanno potuto sopportare.
Proprio durante questo periodo, le richieste di una seduta di terapia con uno psicologo o psicoterapeuta sono cresciute come mai prima d’ora, perché la gravità della situazione ha messo alla prova una buona fetta della società. Tuttavia, mentre il mondo era confinato in casa, anche gli studi dei professionisti della salute mentale sono rimasti chiusi. Per fortuna, la tecnologia permette di collegare le persone nonostante la distanza e psicologi e psicoterapeuti hanno scelto la consulenza online come rimedio per non abbandonare i loro pazienti.
Una bella coincidenza
La pratica della terapia online durante il lockdown ha mostrato, sia ai professionisti della salute mentale che ai pazienti, che in alcune occasioni è più efficace delle sessioni in presenza, e alcuni utenti hanno deciso di continuare attraverso il formato online, anche se ora possiamo muoverci e incontrarci più liberamente.
A volte psicologi e psicoterapeuti devono relazionarsi con pazienti che non osano nemmeno uscire di casa per andare in ambulatorio, il che rende il loro lavoro molto difficile. Di fronte a questa situazione, gli psicologi online hanno potuto lavorare da casa con quelle persone che ne avevano bisogno per sentirsi a proprio agio. Le sedute online sono servite a far sì che, a poco a poco, il paziente fosse in grado di affrontare la seduta di presenza.
Inoltre, questo nuovo formato di psicologia ha permesso a molte persone di non interrompere le loro terapie quando si sono trovate lontane da casa. Un esempio di questa situazione sono i lavoratori che si rivolgono allo psicologo o allo psicoterapeuta per motivi legati allo stress. A volte devono fare lunghi viaggi di lavoro ma, grazie agli psicologi online, questo non costituisce più un problema. Dopo tutto, in un momento della vita in cui la psicologia è sempre più necessaria, possiamo dire che la terapia online è stata una bella coincidenza.