In questi giorni siamo stati travolti dalla dolcezza delle parole di una figlia d’arte, Iolanda Renga, che ha dimostrato che si può avere gentilezza d’animo malgrado i giudizi degli haters e malgrado si sia figli di vip, quasi che agli occhi degli odiatosi seriali sia una colpa in se’.
Messa sotto accusa per il suo aspetto fisico da chicchessia sui suoi social, rimproverata per non essere tanto bella quanto i suoi genitori, i noti Ambra Angiolini e Francesco Renga, quasi fosse un’onta di cui sentirsi colpevole e artefice, la giovanissima Iolanda ha dovuto difendersi dalla violenza delle parole gratuite e oltraggiose, sconfitte immediatamente dalla sua nobiltà d’animo e dalla sua infinita educazione all’emozione e al rispetto.
Difatti, la bellissima Iolanda che non è assolutamente brutta come le hanno detto, è anche intelligente, dolce, sensibile, quello che si dice una bella persona a tutto tondo, un vero orgoglio per i propri genitori …. ha usato parole calibrate, una dopo l’altra una freccia che ha colpito a mo’ di boomerang chi voleva colpire lei perché se un insegnamento si può ricavare dal suo agire è che con la gentilezza e l’educazione si arriva lontano molto lontano.
Parafrasando le sue parole, a chi le ha detto di essere brutta manifestando odio nei suoi confronti, Lei risponde lanciando un messaggio sereno, dai toni pacati, garbato nei contenuti ma dritto al punto, segno di una consapevolezza e di una umanità indiscutibili.
Lei dichiara di aver sofferto molto per quello che le è stato scritto ed e’ immaginabile l’enfasi e il peso che le parole di odio possano avere su chi deve sopportare un confronto ingiusto e malevolo con le persone che si amano di più ovvero i genitori!
Mettere a confronto e demolire, offendere, mortificare, è opera semplice per i leoni da tastiera eppure quanti ragazzi e ragazze si trovano a vivere probabilmente ogni giorno la stessa intensa sensazione di inferiorità, di disprezzo, di esclusione, di svilimento del proprio modo di essere.
Le parole di questa ragazza semplice ma dal grande coraggio e dalla grande forza interiore dovrebbero divenire un mantra per coloro che vivono la stessa dolorosa esperienza soprattutto per alcuni di loro che non hanno gli strumenti interiori giusti per affrontare tanta cattiveria e possono crollare, farsi del male, a volte rinunciare alla vita nel silenzio terribile della loro cameretta.
Il bullismo, il cyberbullismo, l’odio, le discriminazioni, l’esclusione dagli altri, l’additamento quale diverso, sono i mali di questo momento, silenti, velenosi, penetranti nell’indole dei più indifesi, dei più inermi, di chi si sente messo all’angolo e non riesce a trovare una via d’uscita.
Una storia che spaventa per la sua realtà, una rivelazione che scotta perché ferisce e intimorisce.
Oggi il male che si può fare con le parole dette su un social è talmente gigante che le sue conseguenze sono davvero imprevedibili nell’animo dei più giovani così esposti e fragili.
Allora Iolanda con la sua pacatezza detta con semplici parole le regole del gioco: consapevolezza di se e delle proprie virtù, scala di valori nel verso giusto, profondo amore per la vita e rispetto per se stessi e forse mescolando bene questi ingredienti si riesce a fronteggiare a testa alta anche chi vuole colpire e distruggere.
“Il mio sogno per fortuna non è essere bella e neanche essere la sosia dei miei genitori.Il mio desiderio nella vita è fare cose importanti, che contano. Mi piacerebbe tentare di migliorare il mondo, quindi sono felice di me stessa perché ogni giorno cerco di fare qualcosa e di dare il massimo”.
E poi ha aggiunto: «Ho sempre pensato che le cose più importanti sono quelle che non si possono vedere, quindi tengo molto di più alla mia anima che alla mia faccia, perché non resterà per sempre, invece il mio cuore e la mia anima sì e dovranno restare belli e puliti».
E ancora: «Se la cosa peggiore che si dice di me è che sono brutta, allora posso stare tranquilla perché non si può dire di me che sono insensibile, cattiva, egoista».
Infine, conclude “Vorrei parlare a quelli che si sentono come me, vorrei dirvi che siete tanto speciali e che finché avrete cura e rispetto di voi stessi e degli altri, brillerete sempre di una luce diversa. Le persone buone e gentili sono belle davvero”.
Insomma, in un periodo così profondamente densò di dolci emozioni, di condivisione e amore per il prossimo , come il Natale, le parole gentilezza, bontà, altruismo sembrano cogliere nel segno e danno il senso del messaggio di pace, perdono, di umanità di cui si sente il bisogno e che dovrebbero diffondersi di più proprio tra i giovanissimi che spesso sono preda di odiatosi seriali e bersagli facili di cattiverie social.
Brava Iolanda per avere con la tua gentilezza messo da parte l’odio, per avere testimoniato come il rispetto respinge ogni forma di offesa, per aver detto che essere buoni e gentili è un valore da difendere, per aver teso la mano a chi soffre dello stesso dolore, per aver mortificato chi voleva mortificarti con la pacatezza di chi è sicuro di se’ e fa delle proprie virtù il vero valore del proprio esistere … sperando che le tue parole siano lette e rilette da parte di chi vive questa sensazione di disagio, di esclusione, di discriminazione e trovarvi la forza giusta per non essere risucchiato dall’odio ingiusto e violento.
Diceva una grandissima dei nostri tempi
“ Io il male l’ho accettato ed è diventato un vestito incandescente.
È diventato poesia.
È diventato fuoco d’amore per gli altri”
(Alda Merini).