Una commedia, che non è una commedia, ma è nella commedia…e siamo ancora comunque lontani da una buona descrizione. SI, cari amici lettori, perché quello andato in scena al Teatro Cilea è stato uno spettacolo davvero fuori dal comune.
Ma datemi modo di spiegarmi meglio:
In settimana mi chiama una cara amica e mi chiede se fossi interessato ad accompagnarla al teatro per lo spettacolo del duo comico di Lillo e Greg; ora, essendo una cara amica, ed essendo una serata diversa, acconsento alla cosa senza fare troppe domande. Non ho modo di documentarmi a dovere, quindi il tutto è molto alla “cieca”, ma nonostante tutto alle 20:30 siamo a teatro. La prima cosa che noto è la folta affluenza di pubblico; sono un po’ scettico, in quanto penso che comunque è una prima, quindi non vi do molto peso, ma nel corso della serata mi ricrederò più volte. Alle 21;07 si spengono le luci, si apre il sipario e lo spettacolo ha inizio.
La trama iniziale sembra essere abbastanza classica; una compagnia teatrale inscena un puro giallo alla Agatha Christie dove c’è una contessa inglese uccisa e vari possibili indiziati tra i parenti. Abbiamo, quindi, un brillante investigatore (interpretato da Greg) che deve capire, con le sue deduzioni, chi ha commesso l’omicidio tra i vari possibili indiziati. Ma cosa accade se, dopo pochi istanti, uno degli attori ha un malore e sviene? E se il suo posto viene preso da un bibitaro (si si proprio quello che vende le bibite) improvvisatosi attore? (interpretato da Lillo)…ed ancora…se questo brillante investigatore non fosse poi così brillante? Un esperimento davvero unico. Una commedia, che non è una commedia, ma è nella commedia come vi dicevo. E come se non bastasse, c’è un identità di meta-teatro che è spettacolare. Il fatto che ogni cosa si intrecciasse in un’unica grande storia pur non appartenendovi in prima linea. Per quel poco di teatro che ho fatto nella vita, devo ammettere che non ho mai ricevuto una lezione migliore, ed altresì che non ho mai smesso di ridere, proprio perché, questa, è una commedia tiratissima, senza una sosta, senza mai smettere di ridere. Non c’è stata una parola, o un gesto, che non abbiamo richiamato l’ilarità generale. E se questo è stato possibile, è si certo grazie ai due attori principali, quanto anche ai compagni di scena. E’ giusto menzionare il monologo della bravissima (e nell’occasione ancor di più perché incidentata) Dora Romano; l’inebriante simpatia di Danilo De Santis, e in ultimo, ma non ultima ve lo garantisco, la civettuola bellezza di Vania Della Bidia, che (resti tra noi) da vicino è ancora più bella.
Che dire; sono stato il primo a storcere il naso all’inizio, ma devo ammettere che Lillo e Greg a teatro, da vicino, sono molto di più, e “meritano” molto di più di quello che la televisione può offrire loro; quindi se siete in zona andate a vedere questo spettacolo che non ve ne pentirete. Ve lo garantisco.
Ultimissima nota…è bello quando, dopo uno spettacolo, gli attori, che ci hanno portato nella loro storia, ci aprono uno spiraglio della loro vita “reale”…e Lillo e Greg e tutta la compagnia vanno davvero lodati. A fine spettacolo sono rimasti tutti in sala senza mai sottrarsi alle foto, agli autografi ed alle chiacchiere con i fan; e ve lo dice uno che è stato davvero tra gli ultimi a poterli avvicinare.
Complimenti Lillo e Greg, e grazie di tutto.