Indietreggiamo di qualche settimana per recensire un albo che era rimasto tra gli “arretrati” di lettura, ma che merita il suo spazio. Parliamo dell’albo numero 18 di Samuel Stern, intitolato Nella gabbia, scritto da Marco Scali: un altro debuttante sulla serie della Bugs Comics, che continua ad arricchire il team di autori e collaboratori delle avventure del rosso scozzese senza perdere coesione nella narrazione.
A Scali è stata affidata una storia che esplora un delicato momento del passato di padre Duncan al suo arrivo in Scozia. Sappiamo bene che molto c’è ancora da conoscere sui trascorsi della “spalla” di Samuel nell’isola d’Irlanda dalla quale proviene, ma nel frattempo ci soffermiamo sui suoi primi incontri ed in particolare su quello con Ray McGregor, un suo conterraneo.
Le loro vite si intrecciano accomunate dalla condivisa origine ma soprattutto dalla passione per la boxe, alla quale dedicano il loro impegno mettendo in piedi la palestra che ancor oggi è teatro degli allenamenti e di molti dei dialoghi tra Samuel e Duncan, accanto alla parrocchia di Saint Andrews.
Preferiamo non riassumere la trama accennando soltanto che sin dalle prime tavole c’è l’ingresso in scena di Joe, il figlio di Ray, al quale il prete irlandese è legato da una speciale promessa fatta tanti anni prima.
Siamo trascinati, pagina dopo pagina, in una storia che racconta sì di boxe e di competizione, ma anche dell’aspetto malsano che quest’ultima può assumere quando è ispirata da rabbia e desiderio di vendetta; Nella gabbia è però anche una storia che racconta un rapporto tra padre e figlio e fa leva su sentimenti ed emozioni, introducendo demoni molto più umani di quelli che siamo abituati a conoscere.
Con una trovata per nulla scontata Scali è riuscito però a inserire in un racconto che aveva tutto per sembrare una sorta di eccezione al tema portante della serie, quello della demonologia e della lotta di Samuel contro la ferocia dei mostri da altri mondi, la crepa dalla quale tutto scaturisce. Il twist plot è sorprendente, e “Nella gabbia” niente è come sembra, siete avvisati: l’umanità dei protagonisti regge per intero questo racconto solido e tragico allo stesso tempo.
Ludovica Ceregatti ritorna sulle pagine di Samuel Stern dopo la splendida prova data offerta nell’albo numero 4 L’isola dei perduti, nel quale già aveva dato sfoggio di una sua particolarissima e moderna interpretazione delle mimiche facciali e dell’espressività dei personaggi. Con il suo tratteggio incisivo e riconoscibile l’autrice si pone al limite del cartoon ma senza mai eccedere: le dettagliate tavole sono arricchite da emozioni nitide e precise sempre curatissime nella loro drammaticità.
Il complessivo risultato è un albo classico anche nell’impostazione della tavola, con la distribuzione delle vignette effettuata secondo criteri più canonici e senza troppe sperimentazioni, supponiamo con il preciso intento di enfatizzare il realismo; il tutto viene però supportato da una interpretazione grafica originale, intensa ed incalzante.
Parliamo della copertina? Il trio di artisti Piccioni.-Di Vincenzo-Tanzillo riporta in auge, dopo le parziali eccezioni in alcuni degli ultimi albi, il vero marchio di fabbrica, ossia un’inquadratura dall’angolazione estrema e molto soggettiva che ci conduce in prima persona a bordo ring per assistere al sanguinoso scontro che ha luogo “Nella gabbia” tra Samuel e un villain che sarà difficile dimenticare.
uscita: 30/04/2021
Formato: 16×21 cm, b/n
Pagine: 96
Soggetto e sceneggiatura: Marco Scali
Disegni: Ludovica Ceregatti
Copertina: Valerio Piccioni, Maurizio di Vincenzo e Emiliano Tanzillo