Pur con alcune limitazioni il nostro paese si sta preparando per le vacanze estive, grazie alla bellezza dei nostri meravigliosi ed unici litorali gran parte della popolazione sarà indirizzata verso mete balneari. Molti turisti nelle giornate più limpide e serene proveranno anche l’ebbrezza di una fantastica gita in barca e forse, presi dall’entusiasmo, azzarderanno anche coloro che soffrono del fastidioso mal di mare. Esistono in medicina alcune condizioni patologiche che possono simulare un terribile mal di mare pur stando solidamente con i piedi per terra, parliamo della sindrome vertiginosa.
In primo luogo, è importante specificare che il nostro orecchio, oltre alla funzione uditiva è adibito ad un’altra fondamentale funzione quella dell’equilibrio. Infatti, al suo interno è presente l’apparato vestibolare, struttura deputata al controllo dell’equilibrio che consta di due elementi: il vestibolo e i canali semicircolari. Questi ultimi, sono tre condotti ricurvi, disposti in modo tale da creare un angolo retto con ciascuno degli altri due; al loro interno si trovano endolinfa, otoliti (cristalli di carbonato di calcio) e le cellule ciliate (cellule dotate di ciglia mobili). Proprio il movimento delle ciglia permette al nostro cervello di comprendere la posizione del nostro corpo nello spazio. Un po’ come quando ruotiamo il nostro smartphone dalla posizione orizzontale a quella verticale con conseguente riposizionamento dell’immagine.
La sindrome vertiginosa può essere scatenata da cause periferiche (ciò dovute ad anomalie dell’apparato vestibolare) o centrali (causate da problemi cerebrali).
Le principali cause periferiche sono rappresentate da:
- Vertigine parossistica posizionale benigna: provocata dal distacco degli otoliti e loro impegno nei canali.
- Neuronite vestibolare acuta: infiammazione del nervo vestibolare
- Labirintite acuta: infiammazione del labirinto causata da infezione virale o batterica
- Malattia di Ménière: Aumento del liquido endolinfatico nel labirinto (idrope endolinfatica) che genera sindrome vertiginosa acuta rotatoria, spesso preceduta da ovattamento auricolare, ipoacusia e acufeni
Le principali cause centrali invece sono: tumori cerebrali, patologie vascolari, emicrania, sclerosi multipla, intossicazione.
La distinzione tra malattia periferica e centrale è basata in primo luogo su una buona visita clinica, atta a valutare la presenza di complicanze uditive o neurologiche. Anche il medico di base è in grado di distinguere le due diverse eziologie e successivamente inviare il paziente a visita specialistica dedicata.
Esistono inoltre test diagnostici specifici come il test audiometrico-vestibolare; in caso di sospetto di malattia centrale è utile l’approfondimento con esami quali TC o RMN cerebrale.
La terapia è basata sulla risoluzione di eventuali eventi scatenanti come, ad esempio, la cura di un’infezione e chiaramente la gestione dei sintomi. A tal proposito sono utili farmaci atti a migliorare la nausea ed il vomito (antiemetici), lo stato di agitazione reattivo (benzodiazepine) e farmaci antistaminici. In alcune specifiche situazioni croniche può essere indicato il trattamento chirurgico.
Anche se le vertigini si risolvono in un tempo relativamente rapido (nell’arco di qualche giorno), la sensazione di capogiro può durare diverse settimane.