Trama: Nella capitale tentacolare, insaziabile catalizzatrice delle logiche della prevaricazione, le rondini schizzano da una zona all’altra per portare ogni genere di cibo ai clienti che aspettano affamati dietro porte socchiuse. Chiara è una di loro: le sue giornate sono scandite da una chat sempre attiva attraverso cui ogni suo gesto viene monitorato, le sue ali sono braccia smagrite che la portano in appartamenti asfittici, loculi semibui, esponendola a situazioni paradossali e a tratti surreali. In attesa di un impiego migliore, fra rapporti incompiuti, simbiosi malsane ed echi del suo passato, si piega a uno sfruttamento continuo della sua psiche e del suo corpo, finché alcune rondini non iniziano a scomparire, divorate dalla famelica città. Attraverso una scrittura tagliente e immagini grottesche, Sono fame fa a pezzi la realtà che conosciamo per ripresentarla con un aspetto inconsueto e straniante.
Pidgin Edizioni
Recensione: Non giudicare un libro dalla copertina? In questo caso, niente di più sbagliato.
Sono fame è accattivante sotto qualsiasi punto di vista. Sulla cover è rappresentata la Dionaea Muscipula, una pianta carnivora tra le più conosciute, che insieme al titolo introduce alla storia di Chiara. L’essere umano è affamato, ha bisogno di nutrirsi per vivere, ma per fortuna “procacciarsi” gli alimenti non è più una lotta, tutt’altro, basta un click per ordinare ciò che si vuole e riceverlo fino alla porta di casa.
Chiara è una rondine, non intesa come uccello, ma è il termine usato per indicare i riders, i bikers che consegnano cibo a domicilio. Lei, dopo la laurea è fuggita dalla sua realtà, fatta di un piccolo paese, una mamma ed una sorella problematica per stabilirsi nella capitale e trovare lavoro. Al suo arrivo ha trovato solo un mondo ostile che l’ha fagocitata con i suoi continui NO e si vede costretta a dividere un buco di camera con una ragazza che non si decide a lasciare l’appartamento occupato da altri coinquilini.
Chiara ha i suoi segreti, una relazione che sta per iniziare, pochi vestiti puliti, tante consegne da fare ed un certo Mario che la guida per le ordinazioni. Lei, con i suoi sacchetti unti e bisunti entra in casa della gente, si ritrova ad interfacciarsi, anche se per pochi secondi, con gente di tutti i tipi. In questa routine asfissiante, sempre di corsa, insoddisfacente, è costretta a dover stare in guardia da chi si diverte ad uccidere le rondini. In città, un “cacciatore” miete vittime e sono tutti colleghi di Chiara. Sono tutti affamati e non solo di cibo, solo Chiara mangia poco e raramente e, il suo corpo smagrisce.
Un romanzo che dà voce a tante generazioni che si caricano di bei propositi, si gonfiano di sogni per poi essere divorati dalle delusioni, dalla precarietà, da zero prospettive future.
Il ritmo è velocissimo, come se seguisse le pedalate della protagonista, si fa fatica ad interrompere la lettura e lo stile è asciutto, concreto, insomma, un libro da divorare!
Natalia Guerrieri (1991), laureata in Italianistica e diplomata presso l’Accademia Nazionale D’Arte Drammatica Silvio D’Amico, è autrice di prosa, cinema e teatro. Alcune sue opere si trovano nella Biblioteca Virtuale di Teatro i. Diversi suoi racconti sono stati pubblicati su riviste e in raccolte antologiche, tra cui Hortus Mirabilis. Il suo romanzo d’esordio, Non muoiono le api, uscito nel 2021 per Moscabianca Edizioni, è stato inserito all’ottavo posto nella Classifica di Qualità di Indiscreto nel mese di ottobre 2021 e ha vinto il Premio Zeno Romanzi Editi.