Star Comics pubblica Sweet Home, un manhwa horror che ha ispirato un serie televisiva omonima di produzione coreana disponibile sottotitolata sulla piattaforma streaming Netflix.
Scritto da Carnby Kim e disegnato da Youngchan Hwang, entrambi già autori della serie Bastardo, Sweet Home nasce come fumetto online sulla piattaforma Webtoon, dove ha superato 1,2 miliardi di visualizzazioni.
Manhwa è un termine che indica genericamente, nella lingua coreana, i fumetti e i cartoni animati. Al di fuori della Corea il termine indica i fumetti realizzati nella Corea del Sud. Come il manga giapponese e il manhua cinese, il manhwa è fortemente influenzato dall’arte asiatica classica e in particolare cinese. A fine ‘800 i primi giornali pubblicati in Corea usavano le immagini per spiegare le notizie, l‘occupazione giapponese (1909-1945) ha contribuito non poco alla diffusione di questo tipo di “espressione artistica”.
Al giorno d’oggi, sebbene sempre ispirati dai manga giapponesi, i manhwa hanno intrapreso una propria strada grazie anche alla grande dinamicità della società sud coreana. I webtoon, cioè i fumetti che si leggono online, sono particolarmente diffusi nel Paese, a differenza del Giappone, dove viene ancora preferita la carta stampata
Il protagonista della storia è Cha Hyeonsu, un giovane problematico che vive segregato nella sua stanza, in aperto contrasto con i genitori e la sorella. È un hikikomori* e trascorre le sue giornate su internet, giocando online e trollando** gli avversari. Un giorno, però, la sua famiglia perda la vita in un terribile incidente stradale, lasciandolo solo e con pochi soldi.
*Con il termine hikikomori si identifica una sindrome che colpisce tendenzialmente giovani e giovanissimi. E’ una parola giapponese che deriva dal verbo hiku (tirare indietro) e komoru (ritirarsi), cioè “stare in disparte, isolarsi”. Il termine nasce per definire un fenomeno caratterizzato principalmente da ritiro sociale, una volontaria reclusione dal mondo esterno, isolamento e rifiuto totale non solo per ogni forma di relazione, ma anche, nei casi più estremi, per la luce del sole.
**il troll, nel gergo di Internet è un soggetto che interagisce con gli altri tramite messaggi volutamente provocatori, irritanti, fuori tema o semplicemente senza senso e/o del tutto errati, con il solo obiettivo di disturbare la comunicazione e fomentare gli animi.
Il ragazzo decide di trasferirsi in uno squallido condominio, meditando la scelta terribile di togliersi la vita. Sull’umanità però si abbatte un misterioso morbo che trasforma gli esseri umani in mostri assetati di sangue. Il giovane quindi si troverà costretto a uscire dal guscio e a fare squadra coi sopravvissuti, per affrontare una minaccia di cui si ignora la natura.
E’ davvero difficile empatizzare con Cha Hyeonsu a causa del suoi comportamenti e del suo stile di vita. La sua ostinata ricerca della solitudine e l’isolamento volontario a cui si sottopone sono il primo elemento d’inquietudine del manhwa; gli elementi soprannaturali non riusciranno certo a migliorare la situazione. Quando il ragazzo sarà costretto a coalizzarsi con altre persone, il cast che si andrà formare renderà la storia sempre più interessante, anche se la causa della mutazione degli esseri umani verrà svelata un pò troppo presto.
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