Uno dei vicoli che da Via Toledo s’inerpica nel cuore dei quartieri Spagnoli, porta un toponimo singolare: Tofa.In lingua italiana il termine vuole dire [tufa, corrispondente al lat. tuba «tuba, tromba»],significa nicchio, conca marina. Penso che molti di noi conoscano il significato volgare che è attribuito a questa parola nel dialetto Napoletano. Ma perché intitolare così un Vico? Nell’antichità la “tofa” consisteva in una grande conchiglia bucata, usata come strumento musicale che ammetteva suoni gutturali. Le “trombe conchiglia” sono state utilizzate per lungo tempo dai marinari come forte segnale di richiamo. La ricordiamo inoltre durante la festa di Piedigrotta, che pur svolgendosi nel giorno otto del mese di Settembre, giorno della natività di Maria, aveva delle caratteristiche marcatamente sfrenate e pagane. Queste trombette allietavano la festa ed erano suonate incessantemente. Con il tempo la “tofa” si trasformò nella famosa “trummetta” napoletana che emetteva un suono ancora più stridulo e insopportabile.
C’è in realtà un’altra teoria che porta a credere che nel Vico esistesse una fontana che aveva una conchiglia che lasciava scaturire l’acqua, la conchiglia era soffiata fuori dalla statua di un tritone. Antichissime fonti riportano questo Vico con il nome di Vico pietra della Pazienza, purtroppo la notizia troppo antiquata si perde nella notte dei tempi.