Supersonic Bus, band veneta composta da Andrea Basso, Giacomo Piatto, Damiano Bizzotto e Cristiano Dionello fa il suo esordio nel mondo della musica indipendente con l’omonimo ep.
L’ep è stato anticipato singolo accompagnato dal videoclip di “Bomb in the Meadow” in anteprima il 15 Febbraio 2022 su MIE Musica Italiana Emergente (mieonline.it).
Parlando della canzone, la band ha voluto sottolineare l’importanza della profondità del brano: “Questo è il brano che affronta tematiche più profonde rispetto agli altri e che sono contenuti nel nostro lavoro discografico d’esordio. È un’analisi della visione che chiunque di noi ha della propria vita: ognuno di noi vive la sua vita come se fosse il personaggio principale.
Ma se si osserva la storia,ci sono state tante persone prima di noi di cui non sappiamo nulla e non ci rendiamo conto che dopo di noi ci saranno persone che probabilmente non sapranno nulla di noi.
Ricordiamoci che la nostra vita, per quanto possa essere per noi importante, è comunque una piccola goccia d’acqua in un oceano gigantesco”
L’ep dei Supersonic Bus è sulle principali piattaforme di streaming: https://lnk.to/wM0AcZwi
Buongiorno ragazzi e benvenuti a senza linea. Innanzitutto complimenti per la vostra musica. Come nascono i Superbus? Da quanto vi conoscete?
Grazie per i complimenti innanzitutto e per la Vostra ospitalità. I Supersonic Bus nascono quasi per caso in quanto nessuno dei componenti conosceva gli altri, è stato un susseguirsi di incontri: spieghiamo meglio: Cristiano (batterista) e Giacomo provavano nella stessa sala prove e una sera si sono ritrovati nel suonare in una jam session. Vi è stato subito del feeling tra i due e hanno deciso di formare una band assieme.
Dopo aver pubblicato qualche annuncio, come si suole fare, Andrea (cantante e synth) è stato chiamato dai due membri fondatori a dare voce e fantasia alle loro idee e dopo qualche tempo, in cui intanto l’Italia era entrata nel lockdown dovuto alla pandemia, è entrato a far parte della band Damiano (bassista).
“Superbus” è il vostro primo EP. Da chi sono stati scritti i testi? Da chi la musica e gli arrangiamenti?
I testi sono tutti opera di Andrea Basso (Voce, Synth).
La musica invece è un operazione corale di scrittura collettiva, noi 4 abbiamo lavorato alle nostre parti cercando costante feedback dagli altri per perseguire la miglior omogeneità sonora, senza sminuirci nelle nostre orme stilistiche
In un’Italia che si ostina a fare un certo tipo di musica (pop, trap, melodica) voi vi distinguete decisamente. A chi vi ispirate?
In realtà non abbiamo mai pensato di ispirarci ad un artista in particolare. Questo perché ogni componente della band, vuoi per questioni anagrafiche, vuoi per propri gusti ed esperienze, ascolta musica profondamente diversa.
Si va dall’elettronica al jazz, passando per l’indie rock ed il garage anni ’90 per arrivare a mostri sacri come Springsteen e R.e.m
Come vedi le influenze di ognuno sono tante e diversissime, e tutto questo ha fatto sì che il suono dei Supersonic Bus si differenzi da quanto gira ora in Italia, musicalmente parlando.
In tanti ci dicono che ascoltando i nostri brani sentono delle sonorità che ricordano i Placebo…sicuramente è una band che piace a tutti i noi, ma ripeto, nello sviluppo dei nostri brani non abbiamo voluto ispirarci a questo o quel cantante o band, ogni componente ha avuto la massima libertà nello scrivere le proprie parti.
Avete live in programma?
Abbiamo debuttato qualche settimana fa in un locale vicino Vicenza, come ospiti di una manifestazione e non abbiamo di certo l’intenzione di fermarci.
Stiamo valutando alcune proposte, sia di locali delle nostra zona che alcuni festival che si terranno in Veneto in estate.
Purtroppo, da sempre, il poter proporre nei locali la musica inedita da parte di band emergenti non è semplice ma il nostro Bus Supersonico di certo non si ferma, anzi! Chi ci segue, nelle prossime settimane avrà qualche interessante novità.
Qual è il brano a cui siete più legati?
Beh, ti rispondo così: “Ogni scarrafone è bell’ ‘a mamma soja”.
Le canzoni dell’ep sono brani a cui tutta la band è legata, poi è chiaro che ognuno può avere un suo brano preferito, come ad esempio per Damiano è Hollow Sky.
Se proprio dobbiamo trovare un brano che ci lega in modo particolare, Love for my Life, potrebbe essere la canzone scelta per risponderti, soprattutto per il fatto che è il primo brano che abbiamo composto e che di conseguenza ha dato il “la” alla band
Avete mai pensato di partecipare ad un programma di talent? Vi riconosceste in quella modalità?
In realtà siamo molto distanti da ciò che va nei talent e quello che esce dagli stessi…. E sinceramente non ci dispiace neanche di essere musicalmente diversi da quanto propongono.
Per carità, niente da dire che questi programmi danno opportunità enormi ed impensabili fino a qualche anno fa ma noi siamo ancora per la gavetta nei locali e suonare per dare energia e un approccio alla musica diverso da quello confezionato a tavolino in queste trasmissioni.
C’è qualcuno che vi ha guidato o sostenuto in questo percorso e che volete ringraziare?
Oddio, persone da ringraziare ce ne sono e ce ne saranno sempre, in primis lo studio The Basement di Vicenza di Federico Pelle che ci ha permesso la realizzazione del nostro primo Ep, Valentina Basso che ha disegnato le copertine, Christian Pigozzo che ha girato il video del singolo e Matteo Basso che ci ha fatto le foto per poter avere materiale per i social.
Ovviamente non dimentichiamo l’importanza delle nostre famiglie che ci hanno supportato e soprattutto sopportato, hehehehe.
A livello di guida nella stesura dei nostri brani chi possiamo ringraziare….beh direi noi stessi, che sebbene chiusi in casa dalla pandemia, abbiamo continuato a credere nella nostra band e siamo riusciti a sviluppare dei brani mediante l’invio di file in cui ognuno sviluppava la propria parte e che poi Andrea, da abile cesellatore, metteva assieme in modo da capire come procedevano i lavori e soprattutto se le cose funzionavano o meno.
Grazie ragazzi per il tempo che ci avete concesso. Il vostro album è davvero piaciuto tanto alla redazione si senzalinea.it
Grazie a voi per averci dedicato questo spazio, e grazie ancora per i complimenti.
Vi aspettiamo live sotto il palco.
L’ep omonimo dei Supersonic Bus è il frutto delle esperienze passate di ogni componente della band, delle loro influenze sonore e della musica che ascoltavano e che ha fatto la storia.
Oltre ad un sound avvolgente, la band veneta riesce a non trascurare ed anzi ad esaltare i testi che raccontano episodi di vita vissuta da ognuno di noi, dalle fragilità e di come la persona amata può diventare un porto sicuro (Love in my live) o dalla ricerca della speranza, una luce nell’oscurità che ci ha avvolto nel 2020 come in “Tomorrow (will change us)”.
La vita ed il suo motore, la speranza che va oltre i rapporti umani, la band riesce ad esaltare l’esame introspettivo così come nel singolo che ha anticipato l’ep “Bomb in the meadow” in cui ci si sente piccoli non solo ai cospetti del nostro pianeta ma nel tempo che trascorre impetuoso prima e dopo di noi.
Link al videoclip del brano “Bomb in the Meadow”:
TRACKLIST
- Love for My Life
- Bomb in the Meadow
- Wake me Up
- Hollow sky
- Tomorrow
CENNI BIOGRAFICI
I Supersonic Bus è il nome della band nata ad inizio del 2020 da un’idea Giacomo Piatto (chitarrista) e Cristiano Dionello (batterista). Il risultato dell’incontro di un rock più classico dei due fondatori con le influenze elettroniche di Andrea Basso (cantante e tastierista) hanno dato vita ad un sound d’oltre confine che ricorda lo stile inglese più rockeggiante con sfumature elettroniche che ben delineano la cifra stilistica che porta la band ad avere i numeri per creare l’interesse verso la riscoperta di una sperimentazione razionale ed innovatrice.
Dopo un’iniziale periodo di rodaggio e l’ingresso nella formazione di Damiano Bizzotto (bassista) la band ha iniziato un rodaggio che ha portato alla definizione successiva dei brani del primo ep, omonimo, che vedrà la luce il 22 Febbraio 2022 in cui il suono pieno e di forte impatto va a sottolineare il significato dei testi delle cinque canzoni contenute in questa prima opera.
GUIDA DELL’EP SUPERSONIC BUS BRANO PER BRANO
01_Love for my life
Il primo brano mai scritto dalla band, dalla struttura semplice ma melodica e dal facile ascolto, in questa canzone il testo descrive come il/la partner in un periodo di distacco ed isolamento sociale imposto da un’improvvisa pandemia, viene vista come “un porto sicuro” un rifugio dove tornare a godere della bellezza di un cielo stellato ed essere pervasi da un grande senso di pace
02_Bomb in the meadow
Questo è il brano più “profondo” come tematiche affrontata, è un’analisi della visione che chiunque ha della propria vita, ogni persona vive la sua vita come se lui/lei fosse “il personaggio principale” ma alla fine se si va ad osservare la storia, il pianeta, dove viviamo noi, prima sono vissute tantissime persone di cui non sappiamo assolutamente nulla e dopo di noi ne verranno altrettante che non sapranno probabilmente nulla di noi, ricordandoci che la nostra vita (per quanto possa essere per noi importante) è comunque una piccola goccia d’acqua in un oceano gigantesco
03_Wake me up
In questa canzone, la persona delusa dall’amore appena perduto, si sfoga con la natura, lo spazio ed i corpi celesti, chiedendogli di cancellare i suoi ricordi ed il suo dolore, per poi essere risvegliato e non soffrire mai più.
04_Hollow sky
In questo pezzo, che alterna parti quasi oniriche a ritornelli molto aggressivi, si cerca di trasmettere la voglia di rivincita e rinascita dopo l’abbandono da parte della persona amata, ossia, chi resta solo deve avere il coraggio di riconoscersi il diritto di soffrire per la perdita, affrontare la paura di essere ferito e rinascere dalle ceneri di una relazione finita, ricordando comunque tutte le bellissime emozioni provate e preservando tutti i ricordi più cari per affrontare un nuovo inizio
05_Tomorrow (will change us)
Questa canzone è stata scritta in piena pandemia, a cavallo tra la 1° e la 2° ondata, dove non si vedeva via d’uscita, l’ansia, lo stress e la tensione sociale erano in continua ascesa, ci si divideva sempre di più e sembrava quasi che si cercasse nell’altro un colpevole per poter sfogare tutte le paure scatenate dalla pandemia del nostro secolo che ci è piovuta addosso.
Ed invece qui si cerca di riunirsi, per sperare nel futuro, nella fine della pandemia, nella rinascita dei rapporti umani, in un nuovo inizio, per realizzare i sogni ed i desideri e costruire un nuovo futuro
CREDITS ALBUM
Scritto e prodotto da Andrea Basso, Giacomo Piatto, Damiano Bizzotto e Cristiano Dionello.
Registrato presso il The Basement studio di Vicenza
Mastering: Basement Group di Federico Pelle
Ufficio stampa e promozione per Supersonic Bus: MIE Promotion | comunicato.stampa@musicaitalianaemergente.it
SUPERSONIC BUS
Andrea Basso: Voce e tastiera
Giacomo Piatto: Chitarra
Damiano Bizzotto: Basso
Cristiano Dionello: Batteria e percussioni
RIFERIMENTI BAND
Facebook: https://www.facebook.com/supersonicbus
Instagram: https://www.instagram.com/supersonic.bus.music/
Youtube: https://www.youtube.com/watch?v=Fz05qab_024
Official Store: https://linktr.ee/supersonicbus