È iniziata nell’albo numero 726 della serie mensile di Tex, con il titolo di Il pistolero vudu, un’avventura in due albi scritta da Pasquale Ruju che ritorna sulle scene dopo la lunga storia incentrata sul personaggio di Montales. Segnaliamo che in allegato a questo albo, come in altri pubblicati da Sergio Bonelli nei mesi di aprile e maggio, c’è una delle medaglie celebrative per festeggiare gli 80 anni della casa editrice, dedicata in questo caso a Kit Carson, protagonista insieme al nostro Ranger dell’avventura del mese.
Una breve sintesi aiuterà a comprendere ciò che rende questa storia dallo stampo molto classico e lineare un piccolo gioiellino di atmosfera soprattutto grazie a dei personaggi di spessore. La trama infatti è intessuta su un tipico cliché del genere western, quello della piccola cittadina – in questo caso Lilyville in Louisiana – vessata da un’amministrazione corrotta e da affaristi privi di scrupoli ai quali persino chi la legge dovrebbe farla rispettare lascia invece campo libero. L’unico ad opporsi, il Colonnello Lamont, viene fatto fuori in una drammatica e intensa scena iniziale, quella che ci introduce il villain che risulta essere anche il perno attorno al quale ruota l’intera vicenda.
L’inquietante sicario Victor Carrillo, originario dei paludosi bayou della Louisiana e dalle chiare ascendenze haitiane, è l’elemento inedito e di rottura, e costituisce la vera trovata di Ruju che domina la scena. La sua sinistra e misteriosa figura riempie di azione le scene più movimentate ed aleggia su tutte le tavole portandosi dietro i suoi tetri rituali di morte, come l’abitudine di sottrarre le colt alle sue vittime per assorbire il loro soffio vitale, le loro abilità e il loro spirito. Non stupisce quindi che la sua più ambita preda sia la leggendaria colt di Tex Willer, e lo scontro tra i due si preannuncia epico.
Imbastita con la consueta perizia dell’autore, l’intera storia trova però nelle tavole di Bruno Ramella un ulteriore punto di forza: parliamo di un disegnatore di grande esperienza, visto fino ad ora all’opera su Tex solo in Il ritorno di Proteus (albi N° 693/694 del 2018) dove aveva già dato prova di un’ottima padronanza del genere western.
La sua gestione delle scene in Il pistolero vudu è accuratissima e ricca di dettagli, tipica di un autore maturo e ben “scafato”, e del resto se si considerano i suoi trascorsi sulle pagine di Magico Vento non poteva andare in maniera differente. Con il suo eclettismo Ramella è riuscito non solo a centrare in pieno Tex, proposto con dei tratti spigolosi e di estrema determinazione, ma soprattutto a tessere delle scenografie inquietanti quando necessario e sempre indovinate sia negli interni a Lilyville che nelle putride paludi dove si aggirano i protagonisti.
Il tocco di classe è però la raffigurazione di Carrillo, che resta ben impresso nella mente del lettore con la sua lugubre ed ingombrante figura da dispensatore di morte e con un’espressività accentuata ma mai caricaturale, destinata a farsi ricordare.
Non è stato risparmiato nemmeno a Claudio Villa il rituale della copertina celebrativa basata su uno schema che sta proponendo una carrellata di ritratti Bonelli: sfondo bianco, posa statica e sguardo impenetrabile, Tex si staglia su un desolato scenario da prateria western che fa da sfondo.
Uscita: 07/04/2021
Formato: 16×21 cm, b/n
Pagine: 112
Soggetto: Pasquale Ruju
Sceneggiatura: Pasquale Ruju
Disegni: Bruno Ramella
Copertina: Claudio Villa