L’albo numero 731 della serie regolare mensile di Tex si intitola Dietro la maschera e va a concludere l’avvincente storia iniziata il mese precedente ne Il mostro del Gran Lago Salato, su soggetto di Antonello Rizzo sceneggiato da Pasquale Ruju.
Sappiamo dal precedente episodio che la trama, pur semplice nel suo dipanarsi, si è rivelata ricca di ritmo ed azione presentando le situazioni parallele degli indiani Utes minacciati dal Siats, un mostro che loro ritengono uno spirito maligno, e dell’esercito si stanza presso le loro comunità che non ha intenzione di intervenire a causa degli ordini del maggiore Conroy. Tex e il suo pard Kit Carson devono così affrontare praticamente da soli la minaccia, ma allo stesso tempo indagare sui mandanti delle stragi e su chi ci sia realmente dietro l’inquietante serie di aggressioni, svelando una messinscena che a quanto pare ha come obiettivo impadronirsi delle ricchezze del territorio ai danni degli indiani.
A tale scopo viene ripescata da una vecchia storia di Gianluigi Bonelli la figura di Tom Colter, già antagonista di Tex, un losco trafficante con pochi scrupoli. La vicenda si rivela tuttavia più ingarbugliata del previsto, con alcuni risvolti che mantengono alta la tensione anche se non sui livelli del primo albo.
Per la sua stessa struttura infatti la storia ha avuto una prima metà in crescendo, presentandoci un villain carismatico e di grandi potenzialità come il Siats ed inserendo il tutto in un contesto molto adrenalinico, mescolando atmosfere western e antiche credenze dei nativi. Nella seconda parte è stato invece necessario sviluppare l’indagine fino a giungere alle rivelazioni conclusive che naturalmente teniamo per noi.
Non mancano attimi di forte trepidazione per il lettore, sia chiaro, ma il mordente di cui era ammantato il Siats ha in parte perso vigore. È un “difetto”, se così vogliamo definirlo, che Ruju aveva già manifestato nella storia dedicata al Pistolero Vudu, ma si può ampiamente soprassedere perché l’avventura nel quadro d’insieme è godibile e con i giusti picchi di attenzione disseminati tra una tavola e l’altra.
Michele Benevento ci ha messo del suo grazie ad un tratto superbo e ad una crescente padronanza delle atmosfere che lo rendono al momento uno dei più efficaci interpreti del mondo di Tex. L’espressività e la recitazione dei personaggi sono inappuntabili, Tex è realmente eccezionale in questa versione, e le tavole con maggiore contenuto di azione sono un vero spettacolo perché dipinte con decisione e perfetto dosaggio dei bianchi e dei neri. Lo scontro annunciato tra il Siats e il nostro Ranger è il picco di bravura e diventa impossibile a questo punto non augurarsi un veloce ritorno di Benevento su una futura nuova storia.
Sezione conclusiva consueta e dedicata alla copertina di Claudio Villa, rodatissimo nella sua arte di dipingere ritratti di tex o come in questo caso mettere in scena una dinamica scena di azione estratta direttamente da uno dei passaggi dell’albo.
Uscita: 07/09/2021
Formato: 16×21 cm, b/n
Pagine: 112
Soggetto: Antonello Rizzo
Sceneggiatura: Pasquale Ruju
Disegni: Michele Benevento
Copertina: Claudio Villa