Il Grande Lago Salato in Utah, o Great Salt Lake per gli autoctoni, fa da scenario alla nuova avventura di Tex iniziata nell’albo 730. La recensione arriva con un certo ritardo per gli strascichi dei tempi estivi dilatati, ma per la solidità della storia ed il piacere provato nel leggerla non poteva di certo mancare nel nostro archivio!
Il mostro del Gran Lago Salato è un racconto in parte atipico che beneficia del soggetto di Antonello Rizzo, al suo esordio in Bonelli, convertito in compatta sceneggiatura da un grande veterano come Pasquale Ruju ed accompagnato dai superbi disegni di Michele Benevento che sulla serie regolare mancava addirittura da due anni con il trittico di storie incentrato sulla Maschera di Cera e sulla Figlia di Satania.
Il risultato complessivo è più che soddisfacente da qualsiasi angolatura lo si osservi, perché nonostante i pilastri del soggetto siano un paio di vecchi cliché della serie, questi vengono rielaborati ed aggiornati grazie alla padronanza di Ruju non solo del western di stampo classico, ma anche dei racconti dalle tinte più fosche, il tutto condito da elementi del folklore e delle credenze dei nativi indiani.
Il mostro in questione emerge dalle acque nella sua terrificante maschera, insieme alla sua accolita di assassini, avvolto nelle nebbie salmastre del Gran Lago Salato e facendo strage degli indiani Utes, i quali lo ritengono una mostruosa incarnazione del Siats, uno spirito malvagio.
A dubitare sulla reale natura di questa entità ci sono ovviamente Tex ed il suo pard Kit Carson, che riferiscono al maggiore Conroy responsabile di Fort Mason e della zona il quale si mostra del tutto indifferente alla faccenda per la sua ostilità verso gli Utes. Inutile dire che tale suo atteggiamento lo rende nemico giurato di Tex!
Tocca ai Rangers indagare e fronteggiare il “mostro” ma allo stesso tempo fare luce sui reali mandanti delle ripetute stragi: si dipana così con una narrazione snella, veloce e ben ritmata una storia nella quale i pezzi sullo scacchiere sono stati schierati con ordine da Ruju per raggiungere l’esito finale nel successivo albo Dietro la maschera al quale presto dedicheremo lo spazio che merita.
Il mostro del Gran Lago Salato beneficia anche dell’entusiasmante tratto di Michele Benevento, ad oggi uno dei più convincenti interpreti di un Tex carismatico e roccioso negli atteggiamenti, nelle movenze e nell’espressività. A questa rassicurante raffigurazione che infonde un senso di familiarità nel lettore più scafato si aggiunge una superba versatilità manifestata da Benevento nel dipingere i diversi scenari, con linee chiare e definite per le ambientazioni alla luce del sole ed un maggiore sfoggio di tinte cupe e cariche, persino più sporche, nelle spettrali ambientazioni immerse nella bruma del lago per le quali era necessario mantenere una certa atmosfera di mistero.
Per la copertina Claudio Villa sguazza, è il caso di dirlo, sulle acque del lago, con un dipinto del terrificante avversario che emerge minaccioso dalla superficie per aggredire Tex, il tutto sotto la sola luce lunare.
Uscita: 07/08/2021
Formato: 16×21 cm, b/n
Pagine: 112
Soggetto: Antonello Rizzo
Sceneggiatura: Pasquale Ruju
Disegni: Michele Benevento
Copertina: Claudio Villa