Con l’albo numero 732 di Tex intitolato Alla ricerca delle navi perdute prende il via una lunga, lunghissima storia che sarà strutturata addirittura su 4 albi e ci accompagnerà fino ad inizio 2022.
L’ambientazione è una delle più care agli amanti di Tex, quella del grande e sconfinato Nord del continente americano, che con i suoi freddi pungenti ed i paesaggi innevati sa toccare le corde giuste in chi ama l’avventura. Già questo depone a priori a favore di un soggetto che Mauro Boselli ha sceneggiato inserendolo non solo in un preciso contesto storico, l’epoca delle ricerche del complicato passaggio a Nord-Ovest che consentisse una più rapida navigazione tra l’Atlantico e il Pacifico seguendo una rotta tra i mari artici, ma anche ripescando con accuratezza personaggi e situazioni da storie del passato per inserire il tutto in un colossale affresco la cui gestazione ha richiesto anni.
Ci sono evidenti richiami ad un albo storico di Bonelli e Ticci datato addirittura 1970, Sulle piste del nord, ma anche a personaggi nati dalla penna dello stesso Boselli come Kathy Dawn e Dallas, e c’è poi il ritorno sulle scene di un comprimario di gran lusso come il colonnello delle Giubbe Rosse del Canada Jim Brandon; come se non bastasse, i pards sono al gran completo, invischiati in una avventura che ha alla base una fitta rete di correlazioni e una trama che al momento sviluppa ben tre diverse linee narrative.
C’è il clima teso all’estremo Nord, dove si teme che gli indiani Fox possano riprendere a creare seri grattacapi vedendosi minacciati dalla presenza dell’uomo bianco; c’è la spedizione alla ricerca delle storiche navi Erebus e Terror, quelle della reale spedizione inglese di Sir John Franklin nel 1845 finita in tragedia (i relitti sono stati ritrovati rispettivamente solo nel 2014 e nel 2016); e c’è poi ovviamente la linea che riguarda l’intervento dei pards, con Tex che non perdere l’occasione di farsi rispettare e valere in quanto Aquila della Notte, capo bianco dei Navajo. Boselli ha saputo riservare quasi a ciascuno di essi un ruolo di primo piano, il solo Kit Carson sembra per ora limitarsi ad alcuni dei sue salaci ed istrionici commenti ma siamo certi avrà maggiore spazio nelle future tavole.
Non si pensi di avere a che fare con un primo albo confuso visti i tanti temi, anzi: ogni situazione è gestita con un ritmo dosato, pagina dopo pagina, in maniera ordinata e razionale, ed il tutto si deve non solo agli eccelsi e dettagliati dialoghi scritti da Boselli, fondamentali per comprendere l’evoluzione di ciascun singolo personaggio, ma anche al ritorno attesissimo sulla serie regolare di un artista come Giovanni Bruzzo. Fortemente debitore per il suo stile a quello del grande maestro Ticci, il disegnatore genovese ha però saputo ritagliarsi un suo ruolo padroneggiando scenari, materia e personaggi in modo magistrale. Uno dei migliori aspetti di queste prime 110 tavole, al di là della resa grafica nel loro insieme, è la sua abilità nel dipingere tutte le figure chiave fornendo loro precisi e riconoscibili canoni espressivi e fisici che aiutano il lettore a seguire il filo di una storia oggettivamente complessa per la sua coralità e per la molteplicità dei temi.
La serie regolare di Tex annuncia quindi un finale di 2021 di alta scuola, perché se questo albo 732 è stato solo il capitolo introduttivo di quanto vedremo in seguito nei numeri 733-734-735, possiamo ben dire di essere di fronte ad una di quelle avventure che si fanno ricordare nel tempo.
Per l’occasione, cosa ha fatto Claudio Villa? Ha sfoderato una copertina totalmente all’altezza, ispirandosi alle più classiche copertine di Tex proprio per rimarcare le caratteristiche “old style” della storia. Tex viene ritratto, durante la frenetica lotta con uno degli indiani Fox, con l’usuale maestria che ci accompagna sin dal 1994 e che rende Villa vero totem della collana.
Uscita: 07/10/2021
Formato: 16×21 cm, b/n
Pagine: 112
Soggetto: Mauro Boselli
Sceneggiatura: Mauro Boselli
Disegni: Giovanni Bruzzo
Copertina: Claudio Villa