Numerosi impegni ma anche la pubblicazione in edicola di un susseguirsi di storie meritevoli di attente letture prima di essere recensite mi hanno condotto a rimandare l’approfondimento sull’albo numero 38 della collana Tex Willer, dal titolo Il prezzo della libertà, nel quale prosegue il soggetto ideato da Giorgio Giusfredi che ha preso le mosse in Tex Willer 37 – Il mio amico Hutch. Dove eravamo rimasti?
Tex si è imbattuto nuovamente nella sua vecchia conoscenza Hutch, che come sua abitudine si è cacciato nuovamente nei guai attirandosi le ire e il desiderio di vendetta del ranchero don Rodolfo Arenas.
In una storia dal ritmo abbastanza serrato e spesso incalzante le ultime vignette ci hanno mostrato Tex ed Hutch avere momentaneamente la peggio, in procinto di essere condotti nel temutissimo carcere dello stato del Chihuahua, soprannominato “El Infierno”.
La seconda parte dell’avventura ha in realtà una esplosiva introduzione a base di sparatoria nella quale fa il suo graditissimo ingresso in scena il più brontolone e amato dei futuri pards, Kit Carson, qui raffigurato come uomo d’azione e con la solita sensibilità verso il fascino femminile ma anche con una colt rapidissima ed infallibile e con un intuito secondo solo a quello del suo (non ancora) pard. Non è ancora Capelli d’argento, ha pizzetto e capelli nerissimi, non ha ancora incontrato Tex di persona pur conoscendone le gesta da fuorilegge, ed a Last Chance in West Texas giunge in avanscoperta rispetto ai suoi colleghi per dare la caccia al delinquente spietato soprannominato El Cangrejo.
L’azione si sposta quindi nel carcere messicano, dove Tex e Hutch subiscono il duro regime del penitenziario dettato dal sadico direttore Jorge Santacruz. Tex impiega molto poco a farsi dei nemici dal momento che nessuno tra quelle mura vede di buon occhio un gringo, ma allo stesso tempo è egli stesso uno strumento interessante agli occhi di Santacruz, il quale ha l’abitudine di inscenare combattimenti all’ultimo sangue tra i detenuti mettendo in palio per il vincitore una fantomatica libertà.
Tenacia, resistenza e pugno pesantissimo consentono sulle prime a Tex di difendersi, tuttavia contro un’intera cricca di detenuti che lo prendono di mira sembra avere la peggio… o per lo meno, il cliffhanger dell’ultima tavola ci lascia questo dubbio!
Molto interessanti ai fini degli sviluppi futuri della trama sono alcune rivelazioni centellinate e che riguardano gli antagonisti, incluse le inquietanti scoperte compiute proprio da Kit Carson che non mancheranno di condizionare tanto la sua caccia a El Cangrejo quanto la permanenza di Tex nell’infernale penitenziario.
I ritmi del racconto continuano a mantenersi altissimi, merito dell’esordiente (per lo meno sulla collana, vista la sua lunga esperienza!) Giusfredi, calatosi alla perfezione nella parte di interprete di un Tex giovane ma già molto scafato, ruvido quando serve e determinato. Chi desiderasse leggere una storia in puro stile western con la presenza di numerosi tra i temi tipici del genere non potrà che restare soddisfatto, ma ovviamente prima di esprimere un giudizio complessivo attendo di completare la lettura dell’intero plot con i restanti due albi.
Per la qualità espressa dai disegni di Fabio Valdambrini c’è davvero poco da aggiungere rispetto a quanto ho già riscontrato e descritto per il precedente albo, con una ruvidezza del tratto che fa emergere dalle tavole tutta l’arsura della polvere del deserto, la sporcizia del carcere e la laidezza anche interiore dei personaggi dalla morale deteriore, ma anche con l’accuratezza nel ritrarre gli antagonisti di rilievo con ottima caratterizzazione e mettendo loro intorno un alone di perfido sadismo.
In carcere Tex combatte a torso nudo, eppure Maurizio Dotti non se l’è sentita per la sua copertina di spogliarlo della tradizionale camicia gialla: il poderoso cazzotto che gli vediamo mollare sul grugno di Zemelo, malefico ed arrogante boss tra i detenuti, sembra quasi di sentirlo!
Uscita: 18/12/2021
Formato: 16×21 cm, b/n
Pagine: 64
Soggetto: Giorgio Giusfredi
Sceneggiatura: Giorgio Giusfredi
Disegni: Fabio Valdambrini
Copertina: Maurizio Dotti