La violenza e l’odio, purtroppo, non vanno mai in lockdown. Ancora una volta, ci vediamo costretti a raccontare di un’ennesima aggressione di matrice transfobica, perpetrata, per giunta, con l’intenzione di denigrare ed esporre alla gogna. Come sappiamo, in questi giorni è stato diffuso sui social un video terribile che mostra una scena riprovevole. Ci stiamo riferendo a quanto accaduto a Torre del Greco, dove, come evidenziato dalle immagini, una ragazza trans è stata inseguita, spinta a terra e presa a calci da due giovani mentre un terzo filmava divertito. La ripresa, poi, è stata fatta circolare sul web fino ad assumere la risonanza mediatica di queste ore. Secondo quanto emerso dalle prime indagini, in realtà, il video sarebbe stato girato diversi giorni prima rispetto alla data di pubblicazione sui social. Gli inquirenti, infatti, avrebbero acquisito le immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona dove è avvenuta l’aggressione, un quartiere periferico della città vesuviana, senza però trovare riscontro dell’accaduto; pertanto ciò lascia intuire che il caso sia da riferire a un giorno differente, se non proprio a un’altra settimana. Tuttavia, i carabinieri della compagnia di viale Carlo Alberto Dalla Chiesa sarebbero riusciti comunque a identificare i ragazzi che si vedono nella ripresa. A quanto pare, i militari starebbero indagando pure su un possibile tentativo di rapina ai danni della ragazza. Nel frattempo, gli esponenti locali del Partito Democratico hanno chiesto all’amministrazione comunale di Torre del Greco di sostenere legalmente la vittima e costituirsi parte civile in eventuali processi. “Nel condannare l’avvenuto possiamo non soffermarci sulla giovane età degli aggressori; questo dato è un campanello d’allarme riguardo il lavoro che vi è da fare sul piano culturale nella nostra città e l’importanza del ruolo della scuola e della famiglia”. Questo è quanto si legge, in aggiunta, in una nota diramata dalla sezione torrese del partito.
La brutale aggressione è stata condannata anche dall’Arcigay Napoli. Daniela Lourdes Falanga, presidente dell’associazione, a tal proposito, ha dichiarato: “Conosciamo la persona inseguita e presa a calci. Si tratta di una donna trans già supportata da Antinoo Arcigay Napoli e Pride Vesuvio Rainbow in diversi momenti. Stiamo in tutti i modi cercando di contattarla per mostrarle sempre vicinanza e aiuto. Ci impegneremo a darle il massimo sostegno”.
Alla luce di questo ennesimo episodio di violenza ai danni di una persona della comunità LGBT, risulta, senza dubbio, ancora più evidente quanto una legge contro l’omolesbobitransfobia nel nostro Paese sia assolutamente urgente e necessaria, con buona pace dell’ottusità e delle posizioni retrive dei partiti di destra. Come sappiamo, il ddl Zan, su questo tema, è stato approvato alla Camera ma non ancora al Senato. Auspichiamo, quindi, a prescindere da quale sarà il prossimo governo, che i senatori approvino questa norma di civiltà. Non si può più rimandare.