Durante la quarantena a causa del COVID-19, un po’ tutti abbiamo trovato una grande consolazione nel nostro amato cibo mettendo purtroppo qualche chilo di troppo; ora che finalmente si sono riprese le attività commerciali, ludiche e culinarie si sta tornando fortunatamente ad uscire ed anche a riprendere i nostri pranzetti e cenette fuori casa. Può capitare, soprattutto nei periodi caldi, che il cibo possa darci dei problemi a causa di contaminazioni magari avvenute durante la lavorazione e conservazione. Tali problematiche possono essere diverse, ma le più comuni sono le tossinfezioni, vediamo quindi di cosa si tratta.
Con il termine tossinfezione alimentare definiamo una condizione patologica contratta tramite assunzione di il cibo deteriorato o contaminato.
Attualmente sono riconosciute più di 250 tipi di tossinfezioni alimentari, le quali si manifestano con differenti sintomi in base all’agente eziologico. La maggior parte delle tossinfezione sono causate da:
- Batteri
- Virus
- Parassiti
- Prioni
- Prodotti chimici
Gli agenti patogeni che siano batteri, virus, tossine o elementi chimici, raggiungono le mucose intestinali dando luogo alla conseguente patologia. Non è sempre necessario la presenza attiva del microorganismo (come virus o batteri), ma basta il contatto anche con le tossine da loro prodotte per scatenare la sintomatologia.
La contaminazione del cibo può avvenire con diverse modalità:
- Trasmissione da animali, le carni ad esempio possono essere contaminate da microorganismi presenti nell’intestino dell’animale, o la frutta e verdura possono essere infettate se irrigate con acqua contaminata da feci animali od umane.
- Trasmesse durante la fase di produzione dall’uomo; ad esempio durante la fase di manipolazione e preparazione degli alimenti, dovuto a contatto con le mani o strumenti da cucina infetti. Anche la conservazione deve avere una procedura regolamentata per evitare la possibilità di sviluppo di microorganismi e delle loro tossine.
Esistono quindi centinaia di forme di infezione alimentare e descriverle singolarmente una per una sarebbe troppo lungo e complesso, dedichiamoci quindi a quelle più frequenti ed ai sintomi più comuni. Normalmente, il sistema interessato dalle tossinfezioni alimentari è quello gastrointestinale, l’ingestione di tossine generalmente si manifesta con sintomatologia che si presenta in tempi alquanto rapidi con esordio anche in poche ore tipicamente caratterizzate da nausea, vomito, diarrea ed in alcuni casi febbre. Nel caso invece di ingestione di microrganismi, i tempi di manifestazione possono essere più lunghi con presentazione anche dopo 24-48 ore ed anch’essi spesso caratterizzati da sintomi gastroenterici.
In alcuni casi la sintomatologia può presentarsi anche dopo diversi anni come nel caso nella malattia da prioni la Creutzfield-Jacob.
Ovviamente per quanto riguarda le forme gastroenteriche il trattamento è prevalentemente sintomatico, quindi assunzione di farmaci contro il vomito e la diarrea ed è fondamentale riequilibrare lo squilibrio idrico con l’apporto di liquidi, anche per via endovensosa se il paziente è impossibilitato all’assunzione orale.
Le forme gastroenteriche non sono particolarmente pericolose per la nostra salute in caso di soggetti sani, ma nei pazienti più fragili come ad esempio gli anziani, è importate trattare rapidamente ed in modo adeguato lo stato di disidratazione per evitare complicanze pericolose.
Quindi è sempre importante conservare i cibi in modo adeguato anche quando consumati nelle proprie case, ovviamente tutti i locali di ristorazione hanno degli obblighi sanitari per garantire una corretto trattamento e conservazione degli alimenti.