Sono davvero contento di potervi presentare, questa settimana, questo nuovo artista.
Non meno delle altre settimane, o degli altri artisti, oggi, quindi, vi porto alla scoperta di una nuova proposta un po’ sopra le righe del nostro bel panorama musicale. Credo, ed è un mio parere personale, che il bello della musica, la sua essenza VERA, sia proprio il suo essere varia ed indefinita; ed ecco, quindi, che oggi vi presento, Martino Adriani.
Martino Adriani ragazzo del Cilento poco più che adolescente inizia la sua avventura musicale dando vita a svariati progetti, ma è nel 2011, che decide di intraprendere un percorso da solista, che inizia a suonare con maggiore frequenza nel circuito dei club di provincia. Questo lo porterà a girare molto, e per molti palchi; da cui ne scaturiranno delle situazioni musicali davvero interessanti.
Noi di Senza Linea lo abbiamo contattato per voi, ed ecco cosa siamo riusciti a scoprire.
Buona Lettura
Giuseppe
Prima domanda di rito che siamo soliti a fare un po’ a tutti; chi è Martino Adriani? Martino Adriani è un cantautore del Cilento (Salerno). La mia penna è malinconica, ma cerco di usare l’ironia e il sarcasmo per nasconderla un po’. Scrivo soprattutto canzoni d’amore, dietro le quali, molto spesso, non troppo velate sono le critiche alle convenzioni culturali, ai costumi, alle mode.
Ho letto dalla tua biografia che sei un’artista davvero attivo in sede live. Carmen Consoli, Vinicio Capossela, Teresa De Sio, Modena City Remblers e molti altri. Tutti nomi comunque molto importanti; cosa si prova ad aver suonato con e per loro? Con alcuni degli artisti da te citati, tipo Capossela, Consoli, i Modena, ho condiviso il palco insieme ad altre band emergenti. Si è trattato di Festival dove non c’è stato modo di interagire con loro, se non per pochi minuti. Certo è che suonare su palchi così importanti, con impianti da capogiro e col pienone di gente sotto provoca eccitazione e grande soddisfazione! Ma le emozioni più forti son scaturite dai concerti a cui ho avuto la fortuna e il piacere di fare da “spalla” ai big. Per citarne alcuni, i Marlene Kuntz, i Diaframma, Teresa de Sio, Cristiano Godano (a cui ho aperto sette date del suo show-case acustico nel 2014 tra centro e sud Italia). Entusiasmante non è stato solo introdurre il loro Live, ma anche condividere il backstage, cenare insieme, parlare di musica, sbevacchiare nel dopo concerto. Insomma, esperienze uniche!
Hai scelto un genere di musica molto particolare e frizzante secondo me; seguire una strada inedita e libera dai soliti canoni musicali; come sei arrivato a questo tipo di creazione compositiva? E’ stato un processo naturale, e senza dubbio hanno contribuito gli ascolti e le influenze che mi hanno accompagnato dall’adolescenza sino ad oggi. Non faccio mai calcoli, non bado a cosa “cerca” il mercato musicale: suono e scrivo ciò che mi sento e ciò che mi piace.
Da poco è uscito: “Agrodolce. Racconti d’amore tra fegato e cuore” il tuo primo album solista. Ce ne vuoi parlare? “Agrodolce” racchiude nove brani ironici, pungenti, tormentati, malinconici e mielosi, accomunati dalla tematica dell’amore, affrontata e osservata da diversi punti di vista e da diverse prospettive. Mi intrufolo nelle dinamiche dei rapporti di coppia spaziando dal banale litigio alle tenere abitudini quotidiane, dalla dichiarazione d’amore alla storia finita male, mescolando passione e sofferenza, ansia e dolcezza, gioia e tensione. E dietro il tema dell’amore, spesso e volentieri, come dicevo prima, prendono vita proteste, malumori e paranoie nei confronti di una società allo sbando.
“Mi piace (ma non lo clicco su Facebook)” un titolo che suona davvero attuale nella società odierna. Come concepisce un uso così aggressivo della tecnologia un ragazzo così libero (oserei dire) come te? Il problema, che poi tratto in maniera paraculo in “Mi piace (ma non lo clicco su FB)”, è quando ci si allontana troppo dalla realtà, spingendosi sempre più in quel mondo di finzione e apparenze, tra culi e muscoli ben in vista, storie d’amore “alla Beautiful” e piatti di maccheroni col sugo.
Oltre 200 date e poche soste; quando, e dove potremo sentirti con questo tuo nuovo album? Dopo tre mesi molto intensi, in cui ho toccato quattro regioni e gironzolato in non poche città con 17 date, mi son preso il mese di gennaio per lavorare al nuovo videoclip, per provare cose nuove con il mio trio, e per dedicarmi al “Giovivendo”, Festival di cui sono direttore artistico.
Si riparte a febbraio, con due date a Roma. Ma per saperne di più, venite sulla mia pagina Facebook!!!
Io ti ringrazio per il tempo e la musica che ci hai dedicato, a noi della redazione e a noi amanti della musica, e lascio a te i saluti finali. Ringrazio te e tutto lo staff di “Senza Linea”, e spero ci vedremo presto, con voi e con i lettori, magari ad un mio Live, per darci una bella stretta di mano! Ciao!!!!
Come sempre, per chi volesse seguire questo ragazzo davvero promettente di seguito troverà i link ufficiali.
– Facebook: https://www.facebook.com/Martino-Adriani-134741466671638/?fref=ts
– Twitter: https://twitter.com/martinoadriani
– Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCxriH0JgdoMCPAqZ0ar2vbw